Scoperti 9 lavoratori in nero nel cosentino

Scoperti 9 lavoratori in nero nel cosentino
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Corriere di Lamezia ECONOMIA

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza hanno condotto una serie di interventi orientati al contrasto del “lavoro nero”, focalizzandosi in mirati controlli nei settori commerciali della ristorazione e degli stabilimenti balneari. In particolare, a seguito di una preliminare ed approfondita attività di ricerca informativa, da cui sono emersi significativi elementi di pericolosità fiscale – suffragati, successivamente, anche dalle risultanze emerse dalla consultazione degli applicativi informatici in uso al Corpo – è stato eseguito, da parte dei militari del Gruppo Sibari, un controllo ispettivo presso un’attività commerciale ubicata nel Comune di Albidona. (Corriere di Lamezia)

Se ne è parlato anche su altre testate

Lo “strike”, che si estende dal Maine al Texas, riguarda 14 porti che assieme gestiscono circa la metà delle importazioni che raggiungono gli Usa. Un nuovo cigno nero all’orizzonte sui traffici mondiali. (Nordest Economia)

«Esportatori e spedizionieri guardano con estrema preoccupazione alla situazione che, dall’1 ottobre 2024, bloccherà i porti della costa Est degli Usa e del Golfo del Messico. Gli Stati Uniti sono il primo partner commerciale dell’Italia fuori dall’Europa. (Il Sole 24 ORE)

Nuovo colpo al traffico mondiale di container, dopo dopo la guerra in Ucraina, la crisi di Suez e del Medio Oriente e quella di Panama: “Esportatori e spedizionieri guardano con estrema preoccupazione alla situazione che da oggi bloccherà i porti della Costa Est degli Stati Uniti e del Golfo del Messico. (Primocanale)

Sciopero «pre-elettorale» in America

Il blocco nel quale si sono compattati gli oltre 45.000 portuali della costa atlantica degli Stati Uniti, sotto il vessillo della International Longshoremen Association (Ila), come allora (in un quadro ovviamente ben differente) rischia ogni giorno di più di trasformarsi in una trappola mortale per la politica, in questo caso americana alla vigilia delle elezioni presidenziali. (Nicola Porro)

– Dal Maine al Texas, i lavoratori dei porti Usa hanno iniziato uno sciopero che rischia di avere conseguenze pesantissime sull’economia e di provocare un aumento dell’inflazione. Il presidente Joe Biden ha il potere di sospendere lo sciopero per 80 giorni per ulteriori trattative, ma la Casa Bianca ha affermato che non ha intenzione di agire. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Si tratta dello sciopero che è iniziato lunedì sera a New York su tutta la East Coast, da parte di una categoria cruciale: i portuali Longshore, così si chiama la loro categoria sindacale. Occhio alle conseguenze di un mega sciopero pre elettorale. (Corriere TV)