Alta tensione in Siria, i ribelli jihadisti assediano Aleppo
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Aumenta il fronte caldo in Medio Oriente. Un nuovo inaspettato sviluppo militare torna a stravolgere i delicati equilibri dell'area: forze jihadiste filo-turche sono entrate senza colpo ferire ad Aleppo, la metropoli nel nord della Siria, patrimonio mondiale Unesco, a lungo contesa nel contesto della guerra siriana ma per gli ultimi otto anni rimasta saldamente in mano alle forze governative, sostenute da Russia e Iran. (Sky Tg24 )
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Mentre le armi sono state temporaneamente deposte nel sud del Libano, le forze del Governo di salvezza siriano, sostenute dalla Turchia, hanno attaccato la storica città controllata dall'esercito regolare di al-Assad, risvegliando la guerra nel Paese mediorientale PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)
L’equilibrio di forze trovato nel 2020 ora non regge più, perché Russia e Iran si sono indeboliti con l’apertura dei fronti con l’Ucraina e con Israele”. “La guerra è ripresa da dove si era fermata. (Il Fatto Quotidiano)
Jihadisti e gruppi armati alleati contro il regime di Bashar al-Assad hanno raggiunto il centro di Aleppo, nel nordovest del Paese, dopo intensi combattimenti con l'esercito di Damasco. Anche l'emittente al-Jazeera ha confermato l'avanzata dei miliziani. (Adnkronos)
Ecco allora che la tregua in Libano, e la sconfitta delle milizie sciite filo-iraniane Hezbollah per mano di Israele, si traduce nel nordovest della Siria in un vuoto di potere proprio di Hezbollah, che in Siria aveva importanti postazioni e un ruolo effettivo di presidio militare. (ilmessaggero.it)
Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump «vuole un cessate il fuoco» e «un accordo sugli ostaggi a Gaza prima di assumere l'incarico il 20 gennaio» alla Casa Bianca. A sostenerlo è il senatore Repubblicano Lindsey Graham ad Axios. (La Stampa)
Miliziani jihadisti anti-Assad entrano in moto nei quartieri periferici di Aleppo - Ansa (Avvenire)