Usa, guai a nominare Obama e Clinton per la sconfitta di Harris
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Quel che importa non è vincere o perdere, ma accettare serenamente la sconfitta: molti alti esponenti del Partito Democratico americano in questi giorni sembrano non avere in mente la celebre massima di Abramo Lincoln e stanno spostando l'attenzione verso il presidente uscente Joe Biden per il pessimo risultato di Kamala Harris contro Donald Trump. L'affondo di Pelosi Da ultima si (Inside Over)
Ne parlano anche altre fonti
Prosegue la resa dei conti nel partito democratico dilaniato dalle faide interne. In molti continuano a puntare il dito contro Joe Biden per essere rimasto in corsa sino alla fine di luglio, e tra questi c'è l'ex speaker della Camera Nancy Pelosi, uno dei pesi massimi dell'Asinello, colei che dietro le quinte ha lavorato per obbligare il presidente uscente al passo indietro. (il Giornale)
Nancy Pelosi rimpiange il ritiro tardivo di Joe Biden dalle elezioni americane: per i dem è l'ora del rammarico. (Secolo d'Italia)
Pelosi – che è stata una dei leader dem che ha spinto di più la scorsa estate per il passo indietro dell’attuale presidente – in un’intervista al New York Times ha anche criticato il fatto che Biden ha immediatamente dato il suo endorsement alla sua vice, eliminando quindi la possibilità di avere una selezione. (Il Fatto Quotidiano)
– “Sarebbe stato meglio per il Partito Democratico se il presidente Biden avesse abbandonato prima la campagna e il partito avesse poi organizzato le primarie per sostituirlo”. Lo ha dichiarato la deputata della Camera dei Rappresentanti ed ex speaker Nancy Pelosi in un'intervista al New York Times. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
«Se il presidente fosse uscito prima ci sarebbero stati altri candidati in corsa e Kamala Harris avrebbe fatto bene e sarebbe stata più forte. (Corriere del Ticino)
(Adnkronos) – Dopo l’elezioni di Donald Trump, Nancy Pelosi al vetriolo contro il presidente Usa uscente Joe Biden. (CremonaOggi)