Migranti, al Consiglio Ue Meloni rilancia il modello Albania
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Una riunione per fare il punto sulla gestione dei flussi migratori e poi la prima sessione del Consiglio europeo sull'Ucraina, prima di rientrare in hotel a causa di un "intenso stato influenzale". La seconda giornata a Bruxelles di Giorgia Meloni si sviluppa così. La presidente del Consiglio, febbricitante, accoglie l'invito degli altri leader a concedersi qualche ora di riposo in albergo e chiede al primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, in quanto membro del Med5, di rappresentare l'Italia nel prosieguo dei lavori. (Adnkronos)
Su altre fonti
L’incontro ha visto la partecipazione di dieci capi di governo e della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. – Nonostante un intenso stato influenzale, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni non ha voluto mancare all’importante riunione sui migranti, tenutasi presso l’Europa Building con i leader dei cosiddetti “falchi” europei. (Stranieri in Italia)
Con lei, tra gli altri leader europei, i primi ministri danese, Mette Friedriksen, e olandese, Dick Schoof. Una nuova riunione informale, spiega Meloni, tra alcuni degli Stati membri più interessati al tema delle soluzioni innovative da applicare alla gestione del fenomeno migratorio e in particolare al rafforzamento del quadro legale in materia di rimpatri. (Liberoquotidiano.it)
L'Unione europea ha aperto la porta a un alleggerimento delle sanzioni che gravano sulla Siria dopo la caduta di Assad, ma senza fornire una tempistica specifica PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)
La seconda giornata a Bruxelles di Giorgia Meloni si sviluppa così. La presidente del Consiglio, febbricitante, accoglie l’invito degli altri leader a concedersi qualche ora di riposo in albergo e chiede al primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, in quanto membro del Med5, di rappresentare l’Italia nel prosieguo dei lavori. (CremonaOggi)
(Nostro inviato a Bruxelles) Al primo Consiglio europeo del nuovo corso i riflettori sono tutti puntati sul conflitto tra Russia e Ucraina, con Volodymyr Zelensky protagonista indiscusso della giornata brussellese e Vladimir Putin che da Mosca pone le sue condizioni per un’eventuale tregua in una conferenza stampa fiume di quattro ore e mezza. (il Giornale)
A metà pomeriggio, quando a Palazzo Chigi iniziano ad arrivare le agenzie di stampa sulla sentenza della Cassazione che dà ragione ai giudici sui migranti, si attiva la macchina della propaganda del governo. (Il Fatto Quotidiano)