Fisco, Leo illustra il ‘concordato’: flat tax e rate spalmate per i contribuenti non evasori

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Secolo d'Italia ECONOMIA

Il concordato fiscale come strumento necessario per il ceto medio. Maurizio Leo, viceministro con delega al fisco, illustra a Il Giornale le novità fiscali in arrivo che vanno nella direzione di un abbassamento della pressione fiscale e di una pace contributiva, elementi in grado di portare ancora più gettito fiscale e di venire incontro a milioni di contribuenti in difficoltà che vogliono pagare le tasse. (Secolo d'Italia)

La notizia riportata su altre testate

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il decreto correttivo sulle scadenze fiscali e il concordato preventivo biennale, come comunicato dal viceministro dell'Economia Maurizio Leo in una nota. (LA STAMPA Finanza)

Al posto della più onerosa tassazione con l’Irpef ad aliquote crescenti in base al reddito, la soluzione che il viceministro all’economia, Maurizio Leo, e i suoi tecnici hanno deciso di adottare è quella di introdurre una flat tax sul differenziale tra la proposta accettata di concordato preventivo formulata dall’amministrazione finanziaria e il reddito dichiarato per il 2023. (Il Sole 24 ORE)

Ma è necessaria qualche correzione in corsa per assicurare ancora più gettito, confermare gli sgravi fiscali, contributivi e previdenziali varati nel 2023 (che pesano per 30 miliardi) e tagliare le tasse al ceto medio sopra i 50mila euro. (il Giornale)

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Sono queste le principali novità messe a punto nel decreto legislativo correttivo sul concordato preventivo biennale che il viceministro Maurizio Leo porterà oggi e sarà definitivamente approvato in consiglio dei ministri. (Italia Oggi)

Con questo obiettivo il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, porta oggi un decreto in Consiglio dei ministri con l’obiettivo di cambiare i termini del concordato per includere nella misura più lavoratori autonomi. (ilmessaggero.it)

Fino a questo momento le casse dello stato non hanno avuto difficoltà come dimostra l’extragettito di 24 miliardi, che il viceministro all’economia Maurizio Leo ha confermato a Il Giornale in un’intervista, ma occorre una revisione al concordato fiscale, per migliorare le condizioni delle casse statali. (Economy Magazine)