Georgia, un Paese conteso
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Da quando Sogno Georgiano, lo scorso 26 ottobre, ha conseguito un’ampia maggioranza alle elezioni legislative, ha assunto un carattere molto più assertivo rispetto al passato. Nessun dialogo con l’opposizione, che si è comunque presentata non con una coalizione, ma con una compattezza inedita, ma soprattutto una repressione delle proteste che, questa sì, ha attirato l’attenzione degli osservatori internazionali. (Corriere del Ticino)
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Si è svolta ieri la votazione del nuovo presidente della Georgia, che ha visto eleggere Mikheil Kavelashvili alla più alta carica dello stato, sostituendo così Salomé Zourabichvili (l’ex ambasciatrice di Francia a Tblisi, che ha sfruttato sei anni fa la sua doppia nazionalità). (Contropiano)
Libertà di espressione | La repressione delle proteste in corso in Georgia da mesi ha raggiunto, secondo una ricerca di Amnesty International, nuovi livelli di brutalità a partire dal 29 novembre: oltre 300 manifestanti sono stati feriti e gli arresti sono stati almeno 460. (Le persone e la dignità)