La Finlandia indaga su nuova rottura cavo con la Svezia
Articolo Precedente
Articolo Successivo
La Finlandia indaga sulla doppia rottura di un cavo di telecomunicazione terrestre con la Svezia e Stoccolma sospetta un atto di "sabotaggio", hanno detto i ministri dei Trasporti finlandese e della Difesa civile svedese. "Le autorità indagano sulla questione in collaborazione con la società di telecomunicazioni GlobalConnect", ha scritto il ministro finlandese Lulu Ranne su X. "La polizia finlandese indaga sull'accaduto e, date le circostanze, si sospetta un sabotaggio", ha dichiarato alla Afp il ministro svedese Carl-Oskar Bohlin. (Tuttosport)
Se ne è parlato anche su altre testate
A rilanciare questa tesi fonti citate dal Wall Street Journal. L’intelligence occidentale è convinta che la nave cinese Yi Peng 3 abbia tranciato in modo deliberato i due cavi di comunicazione alla metà del mese nel Mar Baltico. (Corriere della Sera)
Secondo il Wall Street Journal il capitano della nave potrebbe aver compiuto il gesto su richiesta dell'intelligence russa (il Giornale)
Un cavo internet terrestre che collega Finlandia e Svezia è stato danneggiato in due punti distinti, compromettendo i servizi online per oltre seimila utenti privati e un centinaio di aziende nel Nord Europa. (WIRED Italia)
La polizia finlandese ha precisato che «attualmente non sta conducendo un'indagine penale sui danni causati a un cavo in fibra ottica tra la Finlandia e la Svezia. (Corriere del Ticino)
A metà novembre due cavi sottomarini che collegano la Svezia alla Lituania e la Finlandia alla Germania sono stati tranciati sollevando i sospetti per possibili operazioni di sabotaggio russe mentre, a poche ore di distanza dall’incidente, la Nato ha cominciato nella stessa area una delle più grandi esercitazioni navali mai svolte nell’Europa settentrionale. (il Giornale)
Un altro cavo in fibra ottica è stato tranciato in Scandinavia, intensificando l'allarme su una possibile campagna di sabotaggi russa. Si tratta infatti del terzo episodio nel giro di due settimane. (la Repubblica)