Tetti sfondati e pavimenti sollevati, è degrado
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Entrando nel primo campo del cimitero, se si alzano gli occhi si notano i tetti letteralmente sfondati in alcune parti del perimetro del quadrilatero delle tombe di proprietà privata, ma basta guardare anche solo dritto davanti a sé per scoprire angoli totalmente degradati, tra nastri bianchi e rossi che improvvisamente bloccano il transito, muri scrostati e lapidi che si staccano. Nei giorni in cui si ricordano tutti i santi e i defunti, il camposanto è più affollato del solito ma la “cartolina” che appare al visitatore, in certi punti, non è certamente edificante. (IL GIORNO)
Ne parlano anche altri giornali
Genova. Tombe distrutte dagli alberi abbattuti dal vento, ossari crollati, infiltrazioni, cedimenti strutturali praticamente ovunque, tracce di cinghiali che scavano tra i sepolcri monumentali. (Genova24.it)
Ad ogni angolo tombe crollate e marmi a terra, in ogni viale vegetazione che aggredisce ogni cosa, dalle cappelle alle piccole tombe nascoste, dietro ogni tomba un cumulo di immondizia o un agglomerato di resti di bare e “lettini” accatastati e lasciati lì a marcire. (ilmattino.it)
La fontana del Carciofo, Palazzo Reale, piazza del Plebiscito, via Toledo: Napoli presa d'assalto dai turisti. A fiumi sciamano per le strade, anche in centro storico, frequentatissima la chiesa dei Girolamini, tanti in coda per ammirare il Cristo Velato. (RaiNews)
Il piano traffico predisposto dal Comune di Napoli per il 1° e il 2 novembre funziona: niente ingorghi nei pressi di Poggioreale, come conferma in apertura del servizio Antonio De Iesu, assessore alla polizia municipale e alla legalità, ma anche uno dei cittadini che si è recato al cimitero monumentale per un saluto ai propri cari che non ci sono più. (RaiNews)
Transenne, lapidi spezzate e gradini ammalorati. L’ALA. (Il Centro)
La parte bassa di Poggioreale è un insieme di transenne e strutture pericol… (La Repubblica)