L’Italia dirotta su navi e aerei militari i 4,6 miliardi destinati all’automotive
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Dal sostegno al settore dell’auto, cardine della manifattura made in Italy, a quello della Difesa. I 4,6 miliardi previsti dalla Manovra per supportare le politiche industriali legate alle quattro ruote e all’indotto passano di mano, cambiando destinazione. Un segno dei tempi. Per certi versi molto preoccupante. Visto che a guadagnarci, in questo nuovo orientamento, sarà l’industria più orientata al militare che al settore civile. (ilmessaggero.it)
Su altre fonti
Abbiamo visto che diverse associazioni del settore hanno protestato, esprimendo sconcerto ed incredulità sulla decisione dell'esecutivo, soprattutto alla luce di passate promesse. La notizia che il Governo ha deciso di ridurre di 4,6 miliardi di euro il Fondo Automotive ha fatto molto discutere e ha portato a non poche polemiche. (HDmotori)
Ci mancava solo il taglio di 4,6 miliardi al fondo per l’automotive. La notizia, arrivata nelle scorse ore, ha peggiorato l’umore già nero delle piccole e medie imprese torinesi, che tanto sono legate al settore delle quattro ruote. (La Repubblica)
I risultati si vedranno nei prossimi mesi, ma i contenuti della legge di Bilancio per tutto ciò che riguarda ambiente ed energia sono da tenere d’occhio e sono la cartina di tornasole di una maggioranza che continua a vedere la transizione verde come il fumo negli occhi di sinistra, verdi, associazioni. (FIRSTonline)
Armi invece della transizione ecologica. All’aeronautica e alla marina andranno oltre 11,3 miliardi di euro fino al 2039, dal 2025 al 2030 saranno tagliati 4,6 miliardi al Fondo per la transizione verde, la ricerca, gli investimenti del settore automotive, cioè l’insieme delle industrie coinvolte nella produzione e nella vendita automobilistica in Italia (il manifesto)
Che difende le ragioni dello sciopero generale del 29 novembre e rimanda al mittente l’accusa di avere un ap… «Sulla politica industriale? Nella manovra non c’è nulla, anzi l’unico intervento è il taglio dei 4,6 miliardi dei fondi per l’automotive, mentre in tutto il settore ci sono ben 300 mila lavoratori in cassa integrazione» attacca il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri. (La Stampa)
La politica campana ha criticato la volontà del governo italiano di rimandare il termine del 2035 per lo stop alla vendita di veicoli inquinanti, sostenendo che invece la transizione vada sostenuta e accompagnata da investimenti pubblici. (EuropaToday)