Muoia Sansone con tutti i filistei

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Italia Oggi INTERNO

Dopo le sonore sberle elettorali prese in Italia, Francia e Germania, la sinistra ha deciso di giocare la carta della disperazione per tentare di blindare la Commissione europea, ultimo vessillo di un potere che le urne le stanno via via negando: o salta Fitto o salta tutta la Commissione. La decisione, a voto segreto, ci sarà il 20 novembre. Il partito socialista europeo non vuole Raffaele Fitto, esponente di Fratelli d'Italia e dunque del gruppo europeo dei Conservatori, con un solido passato nelle file prima della Dc e poi di Forza Italia, come vicepresidente esecutivo della commissione von der Leyen. (Italia Oggi)

Se ne è parlato anche su altri media

Il colloquio tra i due è avvenuto ieri nel pomeriggio al Colle. E poco prima delle sette di sera l… (la Repubblica)

Dalle colonne de “la Verità” Silvana Demari, medico radiato, manda una lettera acuminata al capo dell'ordine dei medici appena sentito in commissione Covid: se “tachipirina e vigile attesa” era un semplice consiglio, una carezza sulla guancia dei dottori, come mai io e altri come me siamo stati cacciati, eliminati? Silvana definisce il protocollo “una bestiale idiozia”: imposto da un ex assessore al traffico potentino promosso ministro, era diventato automaticamente un diktat, imposto “con la forza della violenza legittima” di Max Weber, per dire il potere assoluto dello Stato. (Il Giornale d'Italia)

"Il Parlamento europeo voterà la prossima Commissione il 27 novembre. Questa è una nostra responsabilità e la prendiamo molto seriamente. (L'Eco di Bergamo)

Von der Leyen bis, è stallo. Popolari e socialisti ai ferri corti. La nomina di Fitto resta in bilico

Nel frattempo il via libera da parte del Parlamento ai sei vicepresidenti designati e al Commissario ungherese Várhelyi è stato bloccato. Salta l’accordo nella ex maggioranza Ursula e il bis di Von der Leyen barcolla. (la Repubblica)

Stallo europeo. Dopo i veti incrociati sulle vicepresidenze, tra cui quella dell’italiano Fitto, appare in bilico la Commissione Von Der Leyen. Servizio di Raffaella Frullone Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)

E, alla fine, l’Europa rischia di incagliarsi sull’ultimo iceberg, quello che tutti hanno visto arrivare senza saper bene cosa fare per aggirarlo. Ursula von der Leyen è alle prese con un testacoda di difficilissima soluzione, stretta tra i veti incrociati dei gruppi che compongono la sua maggioranza, ossia i Popolari di Manfred Weber da una parte e Socialisti con Liberali dall’altra: ma il vertice tra la presidente della Commissione e i leader dei due gruppi (Iratxe García Pérez per i socialisti e Valérie Hayer per i liberali), convocato ieri pomeriggio, si è concluso con una bruciante fumata nera. (QUOTIDIANO NAZIONALE)