Legge anti-omofobia, Castellini: «E allora cancelliamo film in cui si dà del "frocio"»
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Ma, soprattutto, il disegno reale della legge Zan è quello di «togliere potere e sminuire il senso della famiglia», secondo Castellini.
Castellini teme che questa legge possa dare il via ad un'onda di censura del "politicamente corretto": «Allora eliminiamo dalla cineteca tutti quei film in cui si dà del "frocio" o della "checca isterica"».
Ha avuto anche due ospiti veronesi Il Morning Show, programma mattutino della radio padovana Radio Cafè (Qui il podcast). (Verona Sera)
Ne parlano anche altre testate
Critiche a Forza Italia. Com’era intuibile il gesto di «apertura» di Forza Italia non è passato inosservato, e la galassia degli oppositori al Ddl Zan ha subito reagito prendendo di mira il partito di Silvio Berlusconi. (Open)
Nonostante ciò sono scese in piazza molte persone soprattutto famiglie, padri e madri con passeggini. Questa la nota di Generazione La Manif Pistoia: "Lo scorso fine settimana da Nord a Sud un popolo si è alzato in piedi per dire “No” al liberticida ddl Zan sull’omotransfobia, ora in discussione in Parlamento. (gonews)
Un video mostra la reazione dei gruppi lgbt alla protesta silenziosa inscenata in diverse piazze contro la legge sull’omotransfobia. La protesta silenziosa contro il ddl Zan. Il ddl Zan continua a far discutere gli italiani sia in parlamento che in piazza. (La Luce di Maria)
Il testo punisce ogni forma di istigazione al compimento di atti discriminatori e violenti per motivi legati a sesso, genere, orientamento sessuale e identità di genere. Una legge quindi, questa che se venisse approvata, servirebbe a contrastare odio, violenze e discriminazioni per motivi di genere. (TRC Giornale)
Ieri sera il Consiglio comunale di Bergamo ha approvato, con maggioranza schiacciante, la mozione a sostegno dell’approvazione della «proposta di legge in materia di violenza o discriminazione per motivi di sesso, genere, orientamento sessuale ed identità di genere», il cui testo unificato è stato depositato, il 30 giugno, in Commissione Giustizia della Camera dal relatore Alessandro Zan. (GayNews)
Il confronto in Commissione si annuncia acceso anche se i tempi molto serrati imposti dalla calendarizzazione in aula a Montecitorio non promettono di consentire mediazioni significative. Leggendola, essa suscita un non infondato timore che potrebbe diventare passibile di denuncia chi esprime alcune verità affermate dalla Rivelazione cristiana». (Avvenire)