Patrioti per l'Europa, nel nuovo gruppo dei sovranisti di Orban entrano anche i nazionalisti belgi e danesi

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Si allarga la nuova formazione sovranista che mira a diventare la terza forza del Parlamento europeo. Il gruppo Patrioti di Viktor Orban, nato dopo il mancato accordo tra Giorgia Meloni e Marine Le Pen e il rifiuto della premier italiana all’entrata in Ecr dell’ungherese Fidesz, si pone come ombrello per raccogliere i sovranisti di tutta Europa e nelle ultime ore ha visto l’arrivo di alleati importanti. (Open)

La notizia riportata su altre testate

Il gruppo lanciato da Orban per il Parlamento europeo cresce ancora e contende il terzo posto a Ecr di Meloni: con lo scioglimento di Id dovrebbe raggiungere una cifra compresa tra i 90 e i 100 membri. (Fanpage.it)

"Vox è un partito che faceva parte dei Conservatori, in queste ore ha fatto una scelta diversa che non cambia la sostanza delle cose a livello europeo. I Conservatori restano uno dei gruppi più importanti, ha una postura differente, nel nostro gruppo ci sono la premier italiana, quello ceco e probabilmente un terzo primo ministro e cioè quello belga-fiammingo". (Tiscali Notizie)

Pronto a unirsi a Patrioti per l'Europa, ovvero a costruire a Bruxelles un «nuovo grande gruppo che contrasti lobbysti, burocrati, banchieri, filo-islamici e filo-cinesi», e no a un «Ursula bis», no «alle sciagurate teorie gender», vicino a «Donald Trump vittima di persecuzione giudiziaria», insieme a Vannacci «persona di valore», favorevole alla visita di Orban da Putin perché «per fare la pace serve parlare con tutti», soddisfatto da ministro per «i tanti nuovi cantieri già aperti o di prossima apertura». (Corriere della Sera)

Ue: Fitto, 'scelta Vox dettata da valutazioni nazionali, non cambia la sostanza'

un no chiaro a ogni ipotesi di Ursula bis e bocciando ogni che cambierà gli equilibri a Bruxelles". (Tuttosport)

Come una coppia che è stata ben rodata e che alla fine prende due strade diverse, con una separazione consensuale. E non c’è spazio per la nostalgia, per quelle partecipazioni di Meloni acclamate e diventate virali, a Madrid o in collegamento, ai convegni di Vox, dove lei non era ancora capo del governo di un Paese del G7 e il palco spagnolo meritava rivendicazioni identitarie gridate, quel «Yo soy Giorgia» che fu un pezzo simbolico dell’oratoria della premier. (Corriere Roma)

Quello dei Conservatori resta uno dei gruppi più importanti, con una capacità di essere presente nei governi nazionali, di guidarli e di essere determinanti. Lo ha detto il ministro degli Affari Ue Raffaele Fitto al Forum in Masseria. (Civonline)