Tax credit e dintorni: mio dio, come siamo caduti in basso

Tax credit e dintorni: mio dio, come siamo caduti in basso
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Non solo le coraggiose soggettività raggruppate sotto il titolo «Siamo ai titoli di coda» o i piccoli produttori, bensì ora pure grandi firme (ancorché assai diverse tra di loro) come Nanni Moretti e Gabriele Muccino hanno criticato con durezza il decreto sul cosiddetto Tax credit, ovvero il marchingegno di finanziamento della produzione cinematografica e audiovisiva. Il meccanismo, in verità immaginato dalla legge del 2016 dell’allora ministro Franceschini, è finito prima nell’occhio del ciclone di una destra famelica per eventuali favoritismi ad opere di scarsa consistenza, per poi essere rivisto con una correzione di stile neoliberista (il manifesto)

Ne parlano anche altri giornali

C'è chi è convinto di avere più diritto degli altri, é una convinzione che dura da tanto tempo..afferma sibillino a Il Giornale Pier Francesco Pingitore. Drammaturgo, autore televisivo e sceneggiatore, l'energico ottantanovenne dalla "carriera un pò anomala" risponde al regista Nanni Moretti, che a Venezia ha criticato la legge sul Cinema e invitato i suoi colleghi a opporsi per cambiarla. (L'HuffPost)

Pier Francesco Pingitore ha 89 anni ma se gli chiedi di parlare e di menare un po' di frustate lo fa senza tanti complimenti con un'energia straordinaria. Poi Pingitore (nella foto) lascia il giornalismo e diventa drammaturgo, sceneggiatore, regista, cabarettista. (il Giornale)

Ma la critica arriva anche nel merito delle scelte strategiche che sono state fatte nell’industria cinematografica. L’ex ministro della Cultura viene rimproverato di avere alimentato un clima di autocensura che avrebbe portato numerosi artisti a tacere per paura di essere epurati. (Virgilio Notizie)

Gabriele Muccino: “Sangiuliano ha distrutto il cinema. Si respira un clima di autocensura”

E che magari, con il tempo, sono stati riconosciuti come capolavori. Dobbiamo capire che cosa vogliono: se il ministero della Cultura antepone il business a tutto il resto, allora il cinema italiano può anche chiudere». (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Benedetto Habib, presidente dell’Unione produttori di Anica, Nanni Moretti ha chiesto a tutti di essere più reattivi rispetto a una legge del cinema disastrosa. Cosa ha sbagliato Sangiuliano? (la Repubblica)

Lavora nel cinema dal ’97 e da allora si è ben guardato dal frequentare salotti politici e incappare in dinamiche di partito. Per questo il regista Gabriele Muccino, 57 anni, all’indomani dell’intervento di Nanni Moretti a Venezia sulla «nuova pessima legge sul cinema», ha pubblicato un lungo post su Instagram in cui definisce la stessa legge «pretestuosa, confusa, incompleta e cavillosa». (La Stampa)