Edoardo Leo: "Dobbiamo liberarci dal maschilismo inconsapevole"
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Edoardo Leo: "Dobbiamo liberarci dal maschilismo inconsapevole" Edoardo Leo arriva al suo nono film da regista con" Non sono quello che sono", una rilettura dell'Otello di Shakespeare. "Ci interroghiamo attraverso il cinema sulla potenza di qualcosa scritto 420 anni fa e che racconta ancora in maniera contemporanea le dinamiche che portano alla piaga dei femminicidi ", cosi' l'attore ha riflettuto sul "maschilismo inconsapevole" e i comportamenti patriarcali che a volte non ha riconosciuto in se' stesso. (Il Mattino di Padova)
Su altri giornali
Il nuovo film di Edoardo Leo si intitola Non sono quello che sono ed è una versione moderna dell'Otello di Shakespeare parlata in romanesco e trasformata in un noir. (ComingSoon.it)
Edoardo Leo porta Shakespeare nella Suburra e con "Non sono quello che sono" realizza un film forte e contemporaneo pur rimanendo fedele al testo di "Otello". Il film nelle sale dal 14 novembre porta questa storia fatta di violenza, sopraffazioni, tradimenti, razzismo, maschilismo, femminicidi nel mondo criminale romano dei primi anni 2000. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ambrosia Caldarelli porta senz'altro un nome unico, che la mamma le ha dato in onore di una poesia di Charles Baudelaire. (Cosmopolitan)
Ambientata nei primi anni 2000, una storia senza tempo in cui il bene e il male si mescolano in un vortice di inganni, tradimenti e folle gelosia. Ha solo bisogno di essere riletto esattamente com’è stato scritto, con la sola forza del dialetto a riportarlo al presente. (Cinecittà News)
Parlano da soli, quando ci riescono. Dei film non si dovrebbe parlare. (La Stampa)
Dal 14 novembre al Cinema Leo racconta la storia dei novelli Iago (Leo stesso), Otello (Jawad Moraqib), Desdemona (Ambrosia Caldarelli), Emilia (Antonia Truppo) nel 2001 (in tv le Torri Gemelle vengono colpite) in un contesto di malavita del litorale laziale in cui si riconosce la zona tra Anzio e Nettuno. (Il Clandestino Giornale)