Bove, Antognoni: «Brutta sensazione, lui è un ragazzo speciale»
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Domenica pomeriggio il mondo del calcio ha vissuto un grande spavento con il malore occorso a Edoardo Bove. Ora il ragazzo sta meglio, e di lui ha parlato Giancarlo Antognoni, bandiera della Fiorentina. IL PENSIERO DI ANTOGNONI – Prima il grande spavento, poi il sospiro di sollievo. Il malore di Edoardo Bove durante Fiorentina-Inter ha tenuto tutti con il fiato sospeso. Tutti, tra cui Giancarlo Antognoni, che al Corriere dello Sport ha detto: «Ho provato una sensazione bruttissima, difficile da far capire. (Inter-News)
Se ne è parlato anche su altri media
Tra loro c'è José Mourinho col quale Bove ha un rapporto speciale. Come riporta la Gazzetta dello Sport altri non hanno postato ma si sono fatti sentire con papà Giovanni. (ForzaRoma.info)
Ex della Fiorentina e attuale capo delegazione dell'Under 21, Giancarlo Antognoni ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport parlando di Edoardo Bove, calciatore fermato da un malore durante l'ultima sfida di campionato contro l'Inter. (Tutto Juve)
Prima di partire con le cose belle e brutte di questa 14esima giornata di campionato, vorrei cominciare con un pensiero per Bove. Vedere cadere improvvisamente a terra il ragazzo è stato terribile. La paura ha avvolto tutti, i tifosi allo stadio e chi stava davanti alla TV. (TUTTO mercato WEB)
Sta un po' meglio Edoardo Bove, il centrocampista della Fiorentina - in prestito dalla Roma, dove è cresciuto - dopo il malore che lo ha colpito dopo 17 minuti del match tra i viola e l'Inter, allo stadio Franchi domenica pomeriggio, 1 dicembre. (leggo.it)
Le condizioni del calciatore sono in miglioramento, la grande paura è passata e tutti sperano, lui per primo, in un ritorno in campo ma è ancora troppo presto per sapere se e quando accadrà (Skysport) (fcinter1908)
DAI NOSTRI INVIATIFIRENZE La catena umana che si forma immediatamente attorno a Edoardo Bove — di compagni, avversari, arbitri, medici e dirigenti, ma anche tifosi — resiste al colpo più duro: fra lacrime e momenti di lucidità salvifici come quello di Danilo Cataldi, che con le dita sposta la lingua del compagno per evitare il soffocamento; fra imprecazioni, attimi di terrore e isteria, imprecazioni per l’ambulanza che non entra sul campo per non perdere aderenza, e preghiere. (Corriere della Sera)