Difesa Ue, Salvini: non un euro di debito europeo per comprare armi
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Roma, 15 mar. "La scelta della Lega è chiara: pace, pace e ancora pace. Non un euro di debito europeo per comprare armi e missili, semmai aumentiamo gli investimenti italiani in aziende italiane per aumentare la sicurezza italiana. Anche perché se per l'Europa c'è il problema della sicurezza a est, per l'Italia il problema è a Sud con l'immigrazione clandestina e il terrorismo islamico". Lo ha detto Matteo Salvini ad Ancona intervenendo a 'Tutta un'altra economia, la sfida del valore', il primo dei tre eventi della Lega che porteranno al congresso federale. (Tiscali Notizie)
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È la chiave con cui Giorgia Meloni sta provando a blindare la maggioranza. «Interesse nazionale». (La Stampa)
Dopo la discussione tra Giorgia Meloni e Giancarlo Giorgetti, a margine del consiglio dei ministri, le distanze tra il Carroccio e gli alleati restano, al punto che non si riesce a scrivere un documento unitario in vista del passaggio parlamentare di martedì e mercoledì. (L'HuffPost)
Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato e segretario regionale del partito in Lombardia, a Strasburgo nel voto per la difesa europea, il piano ReArm Europe ha diviso la maggioranza: la Lega si è smarcata da FdI e FI e ha votato no… “Sui grandi temi di politica internazionale ci possono essere anche delle visioni e delle sensibilità un po’ differenti all’interno dei vari schieramenti, sono tematiche che attraversano anche un aspetto etico, non sono così sorpreso e in ogni caso la posizione della Lega è molto coerente: noi diciamo no a questo piano di riarmo così come è stato congegnato da Ursula von der Leyen, figlio dell’improvvisazione, sullo sfondo di minacce che sono del tutto irrealistiche, senza regole di ingaggio e – cosa fondamentale – senza capire bene chi paga il conto, con il rischio di pesanti ricadute sulla spesa sociale. (L'Identità)
Una maionese impazzita. Con la premier Giorgia Meloni che finisce ancora una volta sotto fuoco amico, mentre alcuni fedelissimi accusano la Lega di «fare propaganda» sulla pelle del governo in un controcanto perenne. (ilmessaggero.it)
La Lega ha votato e voterà sempre no a un solo euro di debito pubblico europeo a eserciti europei e a soldati italiani in Ucraina". "So che oggi la sinistra manifesta per l'Europa: non so se manifestare per chi vuole comprare armi, missili e carri armati sia una cosa intelligente mentre Trump e Putin parlano di tregua e di pace. (Civonline)
"Sui grandi temi della politica internazionale ci possono essere anche delle visioni e delle sensibilità un po' differenti all'interno dei vari schieramenti, sono tematiche che attraversano anche un aspetto etico, non sono così sorpreso e in ogni caso la posizione della Lega è molto coerente: noi diciamo no a questo piano di riarmo così come è stato congegnato da Ursula von der Leyen, figlio dell'improvvisazione, sullo sfondo di minacce che sono del tutto irrealistiche, senza regole di ingaggio e - cosa fondamentale -senza capire bene chi paga il conto, con il rischio di pesanti ricadute sulla spesa sociale". (Tiscali Notizie)