Bracciante morto a Latina, arrestato il titolare dell'azienda: “Singh Satnam poteva essere salvato”

Bracciante morto a Latina, arrestato il titolare dell'azienda: “Singh Satnam poteva essere salvato”
Approfondimenti:
QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

– Con l'accusa di omicidio doloso è stato arrestato dai carabinieri di Latina Antonello Lovat o, titolare dell'azienda nella quale lavorava Singh Satnam, il 31enne indiano morto il 19 giugno scorso dopo essere rimasto vittima, nei giorni precedenti, di un incidente sul lavoro. Si aggrava dunque la posizione dell’imprenditore “sulla scorta delle risultanze della consulenza medico legale”, come rende noto la Procura, che ha variato l'ipotesi di reato inizialmente configurata (omicidio colposo) ed ha contestato a Lovato il reato di omicidio doloso con dolo eventuale (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altri media

“D’altra parte, è logico ritenere che qualunque persona, in assenza di condizionamenti o diverse finalità perseguite, dinanzi ad un infortunio dalle conseguenze visibili (tra l’altro, amputazione di un arto) ed estremamente gravi, anche e soprattutto a fronte delle insistenti richieste in tal senso della coniuge della vittima, chiami i soccorsi o conduca il ferito nel più vicino presidio sanitario”. (Il Caffè.tv)

NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO (Virgilio Notizie)

Roma, 2 lug. (Agenzia askanews)

Cgil Calabria a Latina per chiedere diritti, dignità, salute e sicurezza sul lavoro

Satnam Singh prima è stato risucchiato da un macchinario utilizzato per avvolgere la plastica, poi è stato portato in fin di vita davanti a casa sua, lasciato lì con il braccio mozzato e l'arto colpito appoggiato dentro una cassetta per la raccolta della frutta, poco distante. (Vanity Fair Italia)

"Il soccorso immediato ritardato con effetto determinato dalla condotta del Lovato e più volte richiesto dalla moglie (di Satnam ndr), avrebbero con ragionevole probabilità prossima alla certezza interrotto il decorso causale verso la morte". (latinaoggi.eu)

Twitter Quanto accaduto a Satnam Singh è la punta dell’iceberg di un sistema di schiavizzazione e abuso del bisogno ancora troppo presente nel nostro Paese. (Corriere di Lamezia)