Esplosione di Calenzano, la ricostruzione della Procura: "Chiara inosservanza delle procedure”

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A causare l'esplosione nel deposito Eni di Calenzano potrebbe essere stata una fuoriuscita di carburante "dovuta alla chiara inosservanza delle procedure previste". È l'ipotesi della Procura di Prato che indaga sull'incidente per omicidio colposo plurimo, crollo doloso di costruzioni o altri disastri e rimozione dolosa delle cautele contro gli infortuni sul lavoro. (Fanpage.it)

La notizia riportata su altri media

Un vento freddo dal nord ha portato la notizia che tutti immaginavano, ma nessuno osava pronunciare: sono in tutto cinque le vittime provocate dall’esplosione di lunedì mattina, deflagrata nel deposito di via Erbosa. (LA NAZIONE)

Questo rischio, unito agli incidenti come quello di Calenzano o altri avvenuti in giro per il mondo, dimostrano purtroppo che il rischio zero non esiste e che anche qui può succedere". (CittaDellaSpezia)

Cire… Aveva 50 anni e due figli piccoli. (La Stampa)

Il trasportatore sopravvissuto a Calenzano: «Un fischio e poi il botto. Il mio collega ha fatto due passi indietro, si era accorto di qualcosa»

Fuori dai cancelli del deposito Eni di Calenzano una cinquantina tra operai, autisti, cittadini, rappresentanti delle istituzioni e i parenti delle vittime, si raccolgono mercoledì mattina (due giorni doopo la strage) per il minuto di silenzio è la deposizione di una corona di fiori in omaggio delle cinque vittime dell’incidente sul lavoro. (Corriere Fiorentino)

“Nonostante le attività e le esercitazioni per il rischio di incidenti, chiediamo che si ripensi complessivamente questo insediamento nel cuore di Calenzano, a due passi dalla ferrovia, a 300 metri dall’autostrada A1 ed a 500 metri dall’A11. (il manifesto)

Nelle prime fotografie scattate dopo l’esplosione si vede la portiera del lato guida ancora aperta. «Ero già sceso. (Corriere della Sera)