Lo stacanovista che faceva i conti in tasca a tutti: “Ma io sono solamente un maniaco del controllo”

Lo stacanovista che faceva i conti in tasca a tutti: “Ma io sono solamente un maniaco del controllo”
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La Repubblica INTERNO

Bitonto —Nel processo disciplinare si è difeso dicendo di essere «un maniaco del controllo» ma, a chi lo ha interrogato, ha dichiarato di avere agito di sua iniziativa e di «non aver divulgato a terzi le informazioni». Qualche collega, che lo ha conosciuto molti anni fa, lo ha definito «stacanovista». Vincenzo Coviello, 52enne di Bitonto che in una giornata è diventato famoso come lo spione di Ba… (La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Se consideriamo … Un (ormai ex) dipendente di Banca Intesa ha potuto analizzare, senza averne alcun titolo, i conti correnti della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. (Il Fatto Quotidiano)

Una inchiesta è stata avviata dalla Procura della Repubblica di Bari nei confronti di un dipendente di Banca Intesa Sanpaolo, ormai licenziato da agosto, che avrebbe effettuato per circa due anni accessi abusivi ai conti correnti, tra gli altri, della premier Giorgia Meloni, della sorella Arianna e dell'ex compagno, Andrea Giambruno. (Adnkronos)

Lo riporta il quotidiano Domani che spiega come nel mirino ci sono militari e vip e soprattutto politici a partire dalla premier Giorgia Meloni, sua sorella Arianna, capo della segreteria politica di FdI e anche l’ex compagno, il giornalista Andrea Giambruno, i ministri Santanchè e Crosetto, il presidente del Senato Ignazio La Russa e il procuratore della Dna Giovanni Melillo. (Il Sole 24 ORE)

Meloni dopo i conti spiati si sente accerchiata: «Vogliono sovvertire il voto»

Che si tratti di una bravata o di qualcosa di più serio, Michele Emiliano vuole tutelarsi. (La Repubblica)

Il responsabile sarebbe un funzionario di Intesa Sanpaolo, già licenziato (LAPRESSE)

Quando al mattino a Palazzo Chigi si legge la notizia dei conti correnti spiati da un dipendente pugliese, poi licenziato, di Intesa Sanpaolo i fantasmi riemergono e lo schema è già pronto: «Siamo nel mirino». (La Stampa)