Si sciopera allo stabilimento Beko: "Tutti uniti per Cassinetta"
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I sindacati nazionali dei metalmeccanici, Fiom, Fim e Uilm, lo avevano annunciato subito dopo l’incontro con i vertici aziendali al ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit). Uno sciopero di 4 ore a livello nazionale da fare prima del secondo incontro con la proprietà di Beko Europe al ministero che si terrà mercoledì 20 novembre. Questa mattina i lavoratori dello stabilimento di Cassinetta di Biandronno (Varese) hanno incrociato le braccia presidiando la portineria centrale della fabbrica per protestare contro l’annunciata chiusura di tre fabbriche, tra cui quella varesina, dedicate alla produzione di elettrodomestici per la refrigerazione e il lavaggio. (varesenews.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
A mostrare solidarietà verso i 299 dipendenti senesi della struttura è stata anche la Filcams Cgil di Siena, la sigla che rappresenta chi opera nel terziario e nei servizi. La decisione di prolungare la mobilitazione è arrivata dopo l’assemblea, che si è svolta stamani alle 6 davanti ai cancelli del sito, ed è stata proclamata poco fa dalla rappresentanza sindacale. (Siena News)
Dopo l’annuncio shock di Beko Europe, che ha manifestato l’intenzione di riconsiderare la sua presenza nel settore del lavaggio e della refrigerazione per evitare ulteriori perdite, anche il sindaco di Biandronno scende in campo al fianco dei lavoratori. (varesenews.it)
"Il sito comunanzese contava 1.000 dipendenti ai tempi dei Merloni, poi ridotti a 590 dal 2014 con Whirpool, oggi asciugato a 332 dipendenti, provenienti da 40 paesi, 3 provincie e 2 comunità montane montane (quella del tronto e quella dei Sibillini). (picenotime.it)
"No alla chiusura dello stabilimento Beko di Siena, che per noi è la vita". E’ un messaggio forte e chiaro quello lanciato dai 299 lavoratori del sito di viale Toselli, che ieri hanno deciso di prolungare per tutta la giornata lo sciopero inizialmente previsto di 4 ore, riunendosi in assemblea davanti allo stabilimento. (LA NAZIONE)
“Questo stabilimento per molti di noi rappresenta la vita. Non possiamo lasciare che chiuda”. Dopo l’assemblea di questa mattina è stato deciso di prorogare lo sciopero da quattro ad otto ore, a cui se ne aggiungono altre due nella giornata di domani. (RadioSienaTv)
“Ogni giorno che passa una situazione del genere ci sta portando chiaramente a uno sfinimento mentale” dice Carlo Bianco della Fim Cisl. “Ci sono ancora delle persone che non hanno capito in che situazione ci troviamo e allora lo voglio dire a chiare lettere: siamo uno stabilimento morto” tuona Gianni Bassani di Cobas. (RadioSienaTv)