La Beko prolunga lo sciopero fino a oggi e si ferma anche il comparto della moda
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Lo sciopero doveva essere di 4 ore. Poi i lavoratori le hanno raddoppiate. Infine ne hanno aggiunte 2 anche oggi. «La lotta è cominciata» dice la Rsu della Beko di Siena comunicando ai 299 addetti le modalità in cui oggi — come ieri — sciopereranno per opporsi a una strategia aziendale che potrebbe portare alla chiusura del sito dove si lavora una settimana al mese. È un’altra crisi in una To… (La Repubblica Firenze.it)
Se ne è parlato anche su altri media
«Giorgetti e il Governo se ne fregano dei poli produttivi italiani – scrivono i dirigenti del PD varesino – Dopo 70 anni, lo stabilimento chiude proprio mentre c’è un varesotto come ministro dell’economia. (varesenews.it)
Questa mattina i lavoratori dello stabilimento di Cassinetta di Biandronno (Varese) hanno incrociato le braccia presidiando la portineria centrale della fabbrica per protestare contro l’annunciata chiusura di tre fabbriche, tra cui quella varesina, dedicate alla produzione di elettrodomestici per la refrigerazione e il lavaggio. (varesenews.it)
Di Redazione | 11 Novembre 2024 alle 16:30 “Questo stabilimento per molti di noi rappresenta la vita. Non possiamo lasciare che chiuda”. (RadioSienaTv)
"Non vogliamo tagli". "A seguito dell’incontro del 7 novembre al ministero con i vertici Beko – dicono i sindacati – il coordinamento nazionale ha indetto quattro ore di sciopero che verrà effettuato martedì prossimo (oggi, ndr) alla fine di ogni turno di lavoro". (il Resto del Carlino)
Da quattro ore passa a tutta la giornata lo sciopero dei lavoratori dello stabilimento Beko di Siena. La decisione di prolungare la mobilitazione è arrivata dopo l’assemblea, che si è svolta stamani alle 6 davanti ai cancelli del sito, ed è stata proclamata poco fa dalla rappresentanza sindacale. (Siena News)
NIdiL CGIL Siena esprime solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori di Beko, alle prese con una situazione di grande incertezza. “L’esito dell’incontro della scorsa settimana con i referenti di Beko, in cui la multinazionale turca ha palesemente dichiarato la possibilità di chiudere il sito senese, non ci sorprende, purtroppo è da anni ormai che tutti i governi lasciano alle multinazionali la libertà di imporre le proprie, e talvolta illogiche, strategie industriali al Paese – spiegano – quando gli interessi finanziari, meramente economici, s’impongono sulle responsabilità sociali d’impresa, i risultati sono sotto gli occhi di tutti: cassa integrazione, licenziamenti e chiusura dei siti produttivi”. (RadioSienaTv)