Meloni incassa un altro sì: via libera alla Camera alla risoluzione sulle comunicazioni per il Consiglio Ue
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Il governo incassa un altro sì. Dopo il Senato è toccato alla Camera dei deputati. Chiusa una giornata di tensioni in Aula, infatti, è arrivato il via libera alla risoluzione unitaria di maggioranza sulle comunicazioni della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del Consiglio europeo. Quello del 20 marzo è appuntamento a cui la premier arriverà dopo aver incassato appunto dalla propria maggioranza un voto compatto. (Liberoquotidiano.it)
Ne parlano anche altri media
Non è la prima volta che accade questo: nel discorso in vista del Consiglio europeo Giorgia Meloni assume un tono prudente, istituzionale, senza picchi. Poi, nelle repliche, si libera dai freni inibitori. (La Stampa)
Al termine di una giornata incandescente, la Camera approva la risoluzione di maggioranza in vista del consiglio europeo. Bignami alla semi-segretaria dem: "Ci dica una posizione che sia una" Crisi di nervi (Secolo d'Italia)
Le bombe, intanto, continuano a cadere sull’Ucraina. Sul fronte interno, la premier Giorgia Meloni ha deciso di accendere una miccia polemica intervenendo alla Camera dei deputati nel dibattito in vista del Consiglio europeo, che comincia oggi. (Corriere della Sera)
«Noi oggi possiamo discutere e parlare perché le persone, che lo hanno scritto, sono morte e hanno perso la vita per questo. Renata Colorni, figlia del filosofo antifascista Eugenio Colorni, ucciso nel 1944, e cresciuta da Altiero Spinelli, secondo marito della madre, ha da poco finito di ascoltare «indignata» le parole della premier pronunciate in Aula alla Camera e non esita a dire che «Giorgia Meloni non solo rinnega la memoria, ma la oltraggia anche». (la Repubblica)
Il colpo di teatro arriva alla fine, quando Meloni oltraggia il Manifesto di Ventotene, leggendo alcune frasi decontestualizzate che da tempo la destra fa girare sui social. “Quella di Ventotene non è la mia Europa”, chiude e poi se ne va, consapevole di aver creato un’indignazione enorme e un imbarazzo tra i liberali e i moderati della sua maggioranza, a cominciare da Forza Italia. (Radio Popolare)
Ieri, alla Camera dei deputati, additando il “Manifesto per un Europa libera e unità” scritto nel 1941, ha dileggiato tre co… (La Stampa)