Manovra di bilancio 2025: bonus nascite, cuneo fiscale e pensioni

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La Legge di Bilancio 2025 è al centro del dibattito politico, con l’introduzione di misure che mirano a sostenere le famiglie, favorire il mercato del lavoro e intervenire sul sistema pensionistico. Tra le principali novità, troviamo il rafforzamento del bonus nascite, l’estensione della riduzione del cuneo fiscale e alcune modifiche rilevanti sulle pensioni. In questo articolo, esamineremo in dettaglio ciascuna di queste misure, cercando di comprendere l’impatto che potrebbero avere sulla società italiana. (Diritto.it - Il portale giuridico online per i professionisti)

Su altri giornali

Il che conferma che il governo deve parlare solo con i fatti. La riduzione del deficit si dovrà accompagnare all’incremento dell’avanzo primario, ovvero al netto degli interessi, così da rendere credibile il percorso di abbattimento del debito. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

E' quanto emerge dalle tabelle del Documento Programmatico di Bilancio. Il documento, in cui sono delineati i principali interventi della manovra 2025 approvata ieri sera dal Consiglio dei ministri, è stato consegnato alla Commissione Europea. (Adnkronos)

ROMA — Giudizio sospeso verso le norme della legge di Bilancio che riguardano quelli che il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha definito «i sacrifici» di banche e assicurazioni: «Aspettiamo di vedere il testo prima di esprimerci». (la Repubblica)

Una manovra draghiana, tra tagli e occasioni perse

Il ministro ha confermato l'anticipazione fatta ieri da Open: nella Manovra c'è la modifica della norma sull'affidamento dei minori ai Comuni (Open)

La manovra c’è, per grandi linee. Dalle prime anticipazioni di un testo destinato a evolvere, questo intervento salito a 30 miliardi appare come una legge acrobatica, per così dire, che cerca e si sforza di mandare qualche segnale nuovo (e positivo), pur nella mancanza di una chiarezza di fondo, ancora una volta, su quel che servirebbe davvero a un Paese abituato dalla politica a vivere al di sopra delle proprie possibilità: quelle di chi è oberato da un debito pubblico ormai a un passo dai 3mila miliardi e che si dibatte in una crescita sempre asfittica, malgrado l’aiuto della maxi-iniezione da 195 miliardi di fondi europei del Pnrr. (Avvenire)

Questa è la reazione a caldo di fronte alla legge di bilancio 2025 del governo Meloni. «Più continuità che sorprese». (il manifesto)