Bonus e pensioni, ecco cosa cambierà

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il Giornale INTERNO

La legge di Bilancio 2025, varata dal Consiglio dei ministri di martedì, prevede misure per complessivi 30 miliardi di euro. A spiccare sono il taglio del cuneo fiscale, che diventa strutturale, gli interventi a sostegno delle famiglie numerose e le deduzioni per i neoassunti a tempo indeterminato. La manovra si muove contestualmente anche nella direzione di eliminare gli sprechi e dare respiro al percorso di miglioramento dei conti pubblici. (il Giornale)

La notizia riportata su altre testate

Le parziali informazioni fornite dai ministri indicano che siamo davanti ad una manovra «alla Draghi», che peserà per 30 miliardi nel 2025; 35 nel 2026 e 40 nel 2027, e si prefigge l’obiettivo di ridurre il famigerato rapporto deficit/Pil al 3,3% nel 2025, al 2,8% nel 2026 e al 2,6% nel 2027 per rispettare le nuove regole fiscali europee. (il manifesto)

Inserisci l'indirizzo Email a cui inviare il pdf: Inoltre, tra gli altri, viene approvato un Decreto Collegato con la modifica all’imposta sostitutiva, per le annualità ancora accertabili, dei soggetti che aderiscono al concordato preventivo biennale. (Fiscoetasse)

La legge di bilancio per il 2025 presentata dal governo prosegue nel solco delle finanziarie precedenti, confermando diverse misure già sperimentate e rendendo strutturali il taglio del cuneo fiscale e la riforma dell’Irpef su tre aliquote. (L'HuffPost)

Manovra finanziaria 2025, cosa sapere sul bonus bebé da 1.000 euro: requisiti e ISEE

Potranno richiederla solo le famiglie con un Isee fino a 40.000 euro. La carta è una delle novità contenute nella prossima manovra economica che destinerà circa 1,5-1,7 miliardi per sostenere le famiglie e incentivare la natalità. (Corriere della Sera)

La manovra c’è, per grandi linee. Dalle prime anticipazioni di un testo destinato a evolvere, questo intervento salito a 30 miliardi appare come una legge acrobatica, per così dire, che cerca e si sforza di mandare qualche segnale nuovo (e positivo), pur nella mancanza di una chiarezza di fondo, ancora una volta, su quel che servirebbe davvero a un Paese abituato dalla politica a vivere al di sopra delle proprie possibilità: quelle di chi è oberato da un debito pubblico ormai a un passo dai 3mila miliardi e che si dibatte in una crescita sempre asfittica, malgrado l’aiuto della maxi-iniezione da 195 miliardi di fondi europei del Pnrr. (Avvenire)

Introduzione (Sky Tg24 )