L'economia italiana verso il 2024: Istat rivede le stime, ma il governo mantiene il piano di bilancio
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Facebook WhatsApp Twitter L’attenzione sull’economia italiana cresce giorno dopo giorno, soprattutto alla luce delle recenti revisioni del PIL per il 2024, annunciate dall’ISTAT. Nonostante un abbassamento delle previsioni, il governo italiano, rappresentato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, continua ad avere fiducia nella crescita e nella pianificazione economica. Questi sviluppi sono critici per il futuro del paese, specialmente in un contesto europeo turbolento e in attesa di cambiamenti geopolitici significativi. (Gaeta.it)
Ne parlano anche altri media
La crescita italiana rallenta ma il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti è ancora ottimista sulla possibilità di fare meglio delle previsioni più aggiornate. (Il Sole 24 ORE)
A dirlo è stato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, nel corso dell'ultimo panel della quinta giornata della festa di FdI al Circo Massimo. (Secolo d'Italia)
Il confronto sulla legge di Bilancio, in corso tra il governo e le forze politiche, potrebbe concludersi nel weekend, come dichiarato dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. Durante le discussioni, il ministro ha affrontato vari temi, tra cui i dati sulla natalità in Italia e l’impatto che questi hanno sul Pil. (QuiFinanza)
Così il ministro dell'Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, intervenendo ad Atreju, l'evento di Fratelli d'Italia al Circo Massimo, a Roma. Questo è un problema gravissimo che non possiamo nascondere sotto il tappeto. (Tiscali Notizie)
Il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti ha ricominciato il gioco del Pil, l’attività preferita sotto Natale dai governi che devono fare una legge di bilancio e soggiacciono al patto di stabilità che hanno firmato in Europa, quello che imporrà sette anni di tagli e austerità. (il manifesto)
I numeri del governo erano "assolutamente prudenziali", ha sottolineato Giorgetti ad Atreju, la festa di Fratelli d'Italia in corso in questi giorni a Roma, tanto che anche se il PIL si dovesse fermare "allo 0,7%" non cambierebbero i "numeri di finanza pubblica". (LA STAMPA Finanza)