Niente stipendio per il primo giorno di malattia: in Germania scoppia la polemica
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Al quotidiano economico tedesco Handelsblatt, Baete ha dichiarato che «la Germania è capofila mondiale per numero di giorni di malattia». Di qui la proposta di fare in modo che siano gli stessi lavoratori a sostenere il costo del primo giorno di malattia, per il quale lo stipendio non sarebbe più pagato dal datore di lavoro. Anche perché: «In Germania la media annuale di giorni di malattia è di venti per lavoratore, mentre la media europea è di otto». (Corriere del Ticino)
Su altre fonti
Prendete la dedizione al lavoro. Vero che Aleksej Stachanov era sovietico (per meglio dire: ucraino) ma orsù: chi non penserebbe che nel Paese dall'economia più forte dell'Ue si lavori molto più che da noi? E invece esce fuori che la Germania è leader europea nello sport non olimpico di assentarsi dal lavoro per malattia. (il Giornale)
No, stiamo parlando di giorni di assenza dal lavoro. E non stiamo parlando di malattie metaforiche per denunciare quel malessere, vero e presunto (la «malata d’Europa»), che da un po’ di tempo si associa alla parola Germania (Corriere della Sera)
In Germania i dipendenti si assentano per malattia in numeri sostanzialmente più elevati secondo la media europea, tanto da risultare un problema di costi per le aziende. In un'intervista a Handelsblatt, Bäte ha chiesto che venga soppressa la continuazione del pagamento del salario il primo giorno di malattia e che venga quindi ripristinato il cosiddetto “giorno di attesa”. (La Stampa)
E no, non stiamo parlando di malattie sistemiche o metaforiche per denunciare quel malessere, vero e presunto (la «malata d’Europa») che da un po’ di tempo si associa alla parola Germania. No, stiamo parlando di giorni di assenza dal lavoro, perché appunto influenzati. (Corriere della Sera)