Hong Kong, il furgone della polizia con a bordo l'attivista Jimmy Lai arriva in tribunale
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Hong Kong, il furgone della polizia con a bordo l'attivista Jimmy Lai arriva in tribunale 20 novembre 2024 L'ex editore e attivista di Hong Kong Jimmy Lai ha iniziato a testimoniare nel processo in cui è coinvolto. I media locali hanno diffuso il video del furgone della polizia sul quale l'attivista è arrivato in tribunale. Lai, accusato di avere cospirato contro il governo cinese per conto degli Stati Uniti, ha raccontato in tribunale dei suoi incontri nel 2019 con l'ex vicepresidente statunitense Mike Pence e l'ex segretario di Stato Mike Pompeo durante le proteste anti-governative a Hong Kong. (Il Sole 24 ORE)
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L’ex editore e attivista di Hong Kong Jimmy Lai ha iniziato a testimoniare nel processo in cui è coinvolto. I media locali hanno diffuso il video del furgone della polizia sul quale l’attivista è arrivato in tribunale. (LAPRESSE)
Libertà di espressione | Mentre ieri è ripreso il processo contro Jimmy Lai (nella foto), attivista per la democrazia, fondatore dell’ormai chiuso quotidiano Apple Daily e ingiustamente in carcere da quattro anni, 48ore fa un tribunale di Hong Kong ha emesso 45 condanne fino a dieci anni, ai sensi della Legge sulla sicurezza nazionale, per … (Le persone e la dignità)
Quattro anni dopo essere stato chiuso in un carcere di massima sicurezza che gli consente non più di 50 minuti di «aria» al giorno, l’editore democratico di Hong Kong Jimmy Lai ha potuto parlare in pubblico. (Corriere della Sera)
L'imprenditore è accusato di avere cospirato contro il governo cinese per conto degli Stati Uniti (LAPRESSE)
I giudici infliggono pene esorbitanti a 45 importanti esponenti del movimento democratico. «È un processo farsa per convincere i giovani a non battersi più per la democrazia», dichiara a Tempi Mark Sabah, direttore europeo del Comitato per la libertà a Hong Kong (Tempi.it)
I nomi (discutibili, bizzarri e preoccupanti) scelti da Donald Trump per il nuovo governo degli Stati Uniti che si installerà a gennaio. Le condanne fino a 10 anni di carcere per i 45 dissidenti di Hong Kong che avevano chiesto elezioni libere nell’ex colonia britannica passata alla Cina nel 1987. (Corriere della Sera)