Le dimissioni. Intelligence, Elisabetta Belloni lascia in anticipo
Articolo Precedente
Articolo Successivo
ANSA Le dimissioni avranno valore dal prossimo 15 gennaio, ma la decisione di fare un passo indietro era già nell’aria da qualche mese. Tanto che alcuni suoi collaboratori più stretti negli uffici del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, che l’ambasciatrice Elisabetta Belloni dirigeva dal 2021, già iniziavano a prepararsi al momento del commiato. Solo che, in piazza Dante, si ipotizzava che sarebbe potuto avvenire nell’imminenza del prossimo mese di maggio, quando il mandato quadriennale di direzione sarebbe scaduto e una riconferma di pari durata (stanti i 66 anni di età già compiuti dalla diplomatica) non sarebbe stata possibile. (Avvenire)
Ne parlano anche altre testate
La comunicazione a Giorgia Meloni è arrivata alla vigilia di Natale, con una lettera firmata il 23 dicembre. Pochi giorni dopo l’arresto della giornalista di Chora Media e del Foglio, Cecilia Sala. (Il Fatto Quotidiano)
Il governo, in tempi stretti, nominerà un successore. Elisabetta Belloni si è dimessa e ha lasciato l'incarico di direttrice del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS), in anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato prevista nel mese di maggio. (Il Giornale d'Italia)
Ultimo aggiornamento 6 Gennaio 2025 22:03 di Simone Davino Dall’estero svelano il futuro di Gyokeres, uno dei migliori centravanti al mondo, pronto alla separazione dallo Sporting Lisbona. (Rompipallone – News sul calcio nazionale e internazionale)
"Ho comunicato le mie dimissioni a partire dal 15 gennaio", riporta il sito di Milano Finanza, confermando codsì le indiscrezioni pubblicate lunedì 6 gennaio da "È una mia decisione", ha aggiunto Belloni, specificando che "non c'è nessun altro incarico", a smentire l'ipotesi di un possibile trasloco a Bruxelles accanto alla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. (Italia Oggi)
Scelta improvvisa, dunque, anche se tut… (la Repubblica)
Che se ne vada oggi è un pessimo segnale per il Paese. Lo ha detto Matteo Renzi a L'aria che tira, su La7. (Civonline)