Cos’è la depressione post partum e perché è diversa dal ‘baby blues’

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QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

– La mamma che nel Torinese ha annegato la piccola di 10 mesi nella vasca da bagno per poi cercare di togliersi la vita era seguita da uno psicologo. Stava provando a riemergere da quella depressione post partum che l’aveva presa e dalla quale però non è riuscita a guarire, compiendo l’irreparabile. Come spiega il ministero della Salute, la depressione post partum “colpisce, con diversi livelli di gravità, dal 7 al 12% delle neomamme ed esordisce generalmente tra la 6ª e la 12ª settimana dopo la nascita del figlio, con episodi che durano tipicamente da 2 a 6 mesi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altre testate

Leggi tutta la notizia Sono in corso le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Venaria. (Virgilio)

La donna ora è ricoverata in ospedale a Torino con prognosi riservata. Antonio Parrinello torna a casa e scopre il corpo della figlia di 10 mesi uccisa dalla mamma: «Perla era il nostro sogno. (leggo.it)

Carola Finessi e Antonio Parriello, una coppia appena trentenne di Nole Torinese, un piccolo centro del Basso Canavese che fa parte della città metropolitana di Torino, stanno vivendo momenti molto bui: sono rimasti soli senza più la loro bimba di dieci mesi morta affogata nella vasca. (ilmessaggero.it)

Carola Finessi uccide la figlia di 10 mesi nel Torinese, tutti i casi di infanticidio: da Annamaria Franzoni a Cogne fino a Chiara Petrolini

Secondo le prime evidenze investigative, a uccidere la minore sarebbe stata la madre che ha poi tentato il suicidio. Una bimba di 10 mesi è stata trovata morta nella vasca da bagno di casa a Nole dal papà. (Fanpage.it)

Al momento sono in corso gli accertamenti sulla morte della neonata da parte dei carabinieri giunti in un’abitazione del piccolo centro piemontese. Una mamma ha ucciso la figlia di 10 mesi annegandola nella vasca da bagno di casa e poi ha tentato il suicidio. (LaC news24)

Dopo aver ucciso la figlia, la donna ha tentato di uccidersi con un coltello. La donna, secondo quanto si apprende da fonti investigative, aveva infatti manifestato problemi psicologici fin dai primi mesi di gravidanza e per questo era seguita da uno psicologo. (ilmessaggero.it)