Transizione 5.0: pubblicato il decreto attuativo - Industry 5.0

Transizione 5.0: pubblicato il decreto attuativo - Industry 5.0
Industry 4.0 ECONOMIA

Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy di concerto con Il Ministro dell’Economia e delle Finanze VISTO il regolamento (UE) 2094/2020 del Consiglio del 14 dicembre 2020 che istituisce uno strumento dell’Unione europea per la ripresa, a sostegno alla ripresa dell’economia dopo la crisi COVID-19; VISTO il regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza; VISTO il regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 giugno 2020, relativo all’istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili e recante modifica del regolamento (UE) 2019/2088, e, in particolare, l’articolo 9, che individua gli obiettivi ambientali, e l’articolo 17, che definisce il principio di non arrecare un danno significativo ai predetti obiettivi, nonché la comunicazione della Commissione europea 2021/C 58/01, recante “Orientamenti tecnici sull’applicazione del principio «non arrecare un danno significativo» a norma del regolamento sul dispositivo per la ripresa e la resilienza”; VISTA la comunicazione della Commissione europea del 18 febbraio 2021 recante “Orientamenti tecnici sull’applicazione del principio «non arrecare un danno significativo» a norma del regolamento sul dispositivo per la ripresa e la resilienza (2021/C 58/01)”; VISTO il regolamento delegato (UE) 2139/2021 della Commissione, del 4 giugno 2021, che integra il regolamento (UE) 852/2020 del Parlamento europeo e del Consiglio, fissando i criteri di vaglio tecnico che consentono di determinare a quali condizioni si possa considerare che un’attività economica contribuisce in modo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici o all’adattamento ai cambiamenti climatici e se non arreca un danno significativo a nessun altro obiettivo ambientale; VISTA la decisione di esecuzione del Consiglio dell’Unione europea – ECOFIN del 13 luglio 2021, relativa all’approvazione del piano per la ripresa e la resilienza dell’Italia, notificata all’Italia dal Segretariato generale del Consiglio con nota LT161/21 del 14 luglio 2021; VISTO il regolamento delegato (UE) 2105/2021 della Commissione europea del 28 settembre 2021 che integra il regolamento (UE) 241/2021 del Parlamento europeo e del Consiglio, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, definendo una metodologia per la rendicontazione della spesa sociale; VISTO il regolamento delegato (UE) 2106/2021 della Commissione europea del 28 settembre 2021 che integra il regolamento (UE) 241/2021 del Parlamento europeo e del Consiglio, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, stabilendo gli indicatori comuni e gli elementi dettagliati del quadro di valutazione della ripresa e della resilienza; VISTO il regolamento (UE) 2023/435 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 febbraio 2023, che modifica il regolamento (UE) 2021/241 per quanto riguarda l’inserimento di capitoli dedicati al piano REPowerEU nei piani per la ripresa e la resilienza e che modifica i regolamenti (UE) n. (Industry 4.0)

Se ne è parlato anche su altre testate

La norma, introdotta in sede di conversione del Dl 39/2024 (legge 67 del 23 maggio 2024), prevede che, alle comunicazioni periodiche che le imprese devono effettuare al Gse per indicare lo stato di avanzamento del progetto, è aggiunta una ulteriore comunicazione volta a dimostrare che è stato effettuato l’ordine al fornitore e che lo stesso... (NT+ Fisco)

Entro fine mese il testo dovrebbe andare in Gazzetta Ufficiale. La bozza del provvedimento è stata inviata dal Ministero delle Imprese al ministero dell'Economia. (Corriere della Sera)

La bozza contiene 23 articoli e 3 allegati. Il testo al momento non è ancora definitivo e potrebbe subire modifiche, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale che è prevista entro la fine del mese o nei primi giorni di luglio. (Finanza.com)

Transizione 5.0, cos'è il piano di investimenti per l'innovazione

Questi programmi sono pensati per aiutare le aziende a rimanere competitive in un contesto economico globale in rapida trasformazione. Nel 2024, il panorama degli incentivi pubblici alle imprese italiane vede disponibili nuove misure mirate a sostenere l’innovazione, la digitalizzazione e la crescita economica delle piccole e medie imprese (PMI). (PMI.it)

In particolare il ministero intende riconoscere un credito d’imposta alle imprese che effettuano nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, nell’ambito di progetti di innovazione da cui consegua una riduzione dei consumi energetici. (Ipsoa)

Come sottolinea Il Sole 24 Ore dell’11 giugno, il ministero delle Imprese e del made in Italy, in concerto con quello dell’Economia e delle finanze, è al lavoro per sistemare gli ultimi dettagli del decreto attuativo che, tra l’altro, disciplina le regole utili ad accedere ai crediti d’imposta per investimenti in innovazione finanziati dal piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che pesano 6,3 miliardi. (WIRED Italia)