Perché la pace tra Russia e Ucraina non è per niente vicina: le ultime mosse (impossibili) di Putin
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Nella conferenza stampa di fine anno il leader del Cremlino si dice pronto a negoziare solo se Zelensky si dimette o indice elezioni. E a condizioni simili alla resa di Kiev. Poi sfida “a duello” le difese aeree NATO con i missili Oreshnik. Gli smacchi recenti hanno ulteriormente indurito lo zar, dicono gli analisti. Chi parla di pace vicina rischia di sbagliarsi di grosso. (Fanpage.it)
Se ne è parlato anche su altri media
“Incalzato” dai conduttori, il presidente russo parla con una certa ponderazione e anche qualche sprazzo di ironia di fronte a una gigantesca mappa del paese che mostra come già inglobate le quattro regioni ucraine annesse tramite referendum farsa due anni fa. (il manifesto)
Caro Aldo,dice il meschino Putin: siamo pronti alla pace ma solo dopo elezioni in Ucraina. Zelensky dovrebbe rispondergli così: consegnati al Tribunale Internazionale Penale dell’Aia (hanno tutti dimenticato del suo mandato di arresto?), insieme ai due tipi che ti idolatrano o che forse hanno una tremenda paura della tua pazzia neonazista. (Corriere della Sera)
"Vladimir Putin ha ripetutamente sottolineato che siamo aperti a risolvere le nostre divergenze attraverso colloqui di pace. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Quattro ore e mezza di conferenza stampa per il presidente russo che ha ricordato anche Silvio Berlusconi (LAPRESSE)
Putin ha contestato le credenziali democratiche di Zelensky per una trattativa di pace. Senza arrossire di vergogna. O quanto meno di imbarazzo. I Graffi di Damato. Vi racconto l’ultima putinata del democratico Putin… (Start Magazine)
Ecco alcune delle tematiche affrontate davanti ad una opinione pubblica ancora scioccata per l’omicidio del generale Kirillov, uno dei «volti» televisivi più noti in Russia del conflitto con Kiev. Il capo del Cremlino ha dato la sua lettura degli ultimi eventi all’annuale «Linea diretta» con la nazione. (L'Eco di Bergamo)