Campagna “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”
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Campagna di comunicazione istituzionale per celebrare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, prevista il 25 novembre. Lo spot è stato realizzato da una delle scuole partecipanti ad un contest realizzato dal Dipartimento pari opportunità e dal Ministero per l’Istruzione, la cui premiazione ha avuto luogo durante l’ultima Mostra del cinema di Venezia. In super c’è anche una scritta che specifica che il video è stato realizzato dagli alunni dell’indirizzo multimediale del liceo artistico Cottini di Torino (Governo)
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Violenza sulle donne, D’Aprile (Uil Scuola): “La scuola può e deve rappresentare uno strumento per combattere il fenomeno” Di (Orizzonte Scuola)
Oltre tremila studenti hanno aderito all'evento organizzato dalle scuole superiori di Parma, dal Centro Antiviolenza di Parma, dai Centri di formazione e dall’associazione Maschi che si immischiano Parma. (La Repubblica)
Tra i partecipanti lo scrittore Stefano Massini, la direttrice dei quotidiani editi dal gruppo Monrif (La Nazione, Il Giorno, Il Resto del Carlino, Qn) Agnese Pini, il presidente della Regione Eugenio Giani, la sindaca di Firenze Sara Funaro, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo e del Consiglio comunale Cosimo Guccione. (Corriere Fiorentino)
– “Oggi è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Una giornata che ci porta a ricordare la cronaca dei nostri giorni con ancora tanti, troppi casi di violenza e femminicidi. (Agenzia askanews)
"La violenza contro le donne presenta numeri allarmanti. È un comportamento che non trova giustificazioni, radicato in disuguaglianze, stereotipi di genere e culture che tollerano o minimizzano gli abusi, che si verificano spesso anche in ambito familiare". (Adnkronos)
Una giornata che ci porta a ricordare la cronaca dei nostri giorni con ancora tanti, troppi casi di violenza e femminicidi. Una piaga sociale e culturale che non ci consente di voltare lo sguardo dall’altra parte, ma (Secolo d'Italia)