Segre sul suo “Berlinguer”: «Era un film necessario»

Segre sul suo “Berlinguer”: «Era un film necessario»
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Ha inaugurato la Festa del Cinema di Roma: “Berlinguer. La grande ambizione” porta il regista padovano Andrea Segre su un terreno per lui inedito, quello del film biografico dedicato a una figura enorme della storia politica italiana che pure, fino ad oggi, era stata “trascurata” dal cinema. Andrea Segre cosa l’ha convinta a lavorare a un film su Berlinguer? «È stato proprio questo vuoto uno dei motivi che mi hanno spinto a farlo. (Il Mattino di Padova)

Se ne è parlato anche su altri giornali

L’onda lunga della commozione, gli applausi interminabili, la famiglia Berlinguer in platea, in prima fila la giornalista tv Bianca che dice «provo un’emozione grandissima nel ritrovare mio padre»: la 19ma edizione della Festa di Roma si è aperta all’Auditorium Parco della Musica nel segno della memoria storica e della politica più nobile incarnata da Enrico Berlinguer, che l’interpretazione da brividi di Elio Germano riporta in vita nel potente film di Andrea Segre Berlinguer - la grande ambizione. (ilmessaggero.it)

Andrea Segre racconta con grande efficacia la visione, l'iniziativa, la pratica di politica che sembra essere oramai svanita, negare sé stessa. È questa la grande ambizione del film. Tanto rigorosa, generosa e ambiziosa era la politica di Berlinguer, tanto lo è il cinema del film che lo racconta. (ComingSoon.it)

A partire da quella di Iosonouncane, il musicista di origine sarda e bolognese d’adozione, che ha composto la colonna sonora per il film in concorso ’Berlinguer la grande ambizione’. Bologna arriva alla Festa del Cinema di Roma attraverso tante avventure cinematografiche. (il Resto del Carlino)

Berlinguer - La grande ambizione, non un semplice biopic ma un ritratto deciso di una democrazia in crsi

Il deputato di Fratelli d'Italia e il leader di Avs si sono incrociati sul red carpet (LAPRESSE)

Non è un caso, comunque, che la Mostra del Cinema di Roma si apra con La grande ambizione di Andrea Segre. Il cinema di questi anni si nutre di nostalgia, il rimpianto per un mondo andato in frantumi, una sorta di paradiso perduto dove tutto sembrava più vero e bene o male si viveva tra persone perbene. (il Giornale)

Primi anni Settanta. Enrico Berlinguer sa di non poter accedere al governo se non attraverso un’alleanza fra le forze popolari antifasciste, ovvero quelle comuniste, socialiste e cattolico-progressiste, unite verso “un’orizzonte chiaro di stabilità”. (MYmovies.it)