L'allenatore di Nicolò Martinenghi: "Ai cinesi ho urlato dopati. Ci sono troppe cose che non tornano"

L'allenatore di Nicolò Martinenghi: Ai cinesi ho urlato dopati. Ci sono troppe cose che non tornano
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L'HuffPost SPORT

“Ogni volta che ho incrociato qualcuno della squadra cinese qui ho detto ‘dopati’ ad alta voce. Non reagiscono”. Intervistato da La Stampa, il tecnico Marco Pedoja, allenatore del nuotatore Nicolò Martinenghi – oro olimpico nei 100m rana a Parigi 2024 – sembra quasi sfogare la sua indignazione. Le ombre del doping aleggiano sulla Federazione cinese, dove sono stati trovati 23 atleti positivi, poi scagionati per contaminazione alimentare. (L'HuffPost)

La notizia riportata su altre testate

Rivali certo, ma anche compagni di nazionale e amici, pronti a festeggiare con Tete (come viene soprannominato) la vittoria più bella per uno sportivo. Anche la rana imolese ha esultato e si è emozionata, domenica sera, di fronte all’impresa olimpica compiuta da Nicolò Martinenghi (il Resto del Carlino)

Montepulciano (Siena), 30 luglio 2024 – “Ho colto l’attimo". Ha fatto effetto la frase con cui Nicolò Martinenghi ha commentato a caldo l’oro conquistato domenica sera nei 100 rana, prima medaglia di maggior pregio ottenuta dall’Italia alle Olimpiadi di Parigi (LA NAZIONE)

Nel rivivere le emozioni dello straordinario successo, Tete ha più volte citato il suo allenatore Marco Pedoja, sottolineando l’importanza delle sue parole negli attimi precedenti la finale. Non sono passate in secondo piano le parole di Nicolò Martinenghi subito dopo la vittoria olimpica nei 100 rana. (varesenews.it)

Parigi 2024: la combattuta gara di Martinenghi per l'oro nei 100 rana vissuta secondo per secondo

Io dico sempre che è la rana a scegliere l'atleta, non il contrario". “Non ho fatto la gara perfetta, ho fatto la gara della vita”. (la Repubblica)

Lo scandalo “doping cinese” continua a tenere banco nel corso di queste Olimpiadi di Parigi 2024. Questione di trasparenza. (OA Sport)

La piscina è profonda solo 2,20 metri, contro i 3 metri di Tokyo: le onde sono più grandi e i nuotatori più lenti. In appena 36 giorni l'enorme impianto, in cui si... (La Stampa)