Attentato in Turchia, cinque morti e 22 feriti

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ESTERI

Cinque morti e 22 feriti, di cui almeno due in fin di vita, è il tragico bilancio dell'attentato avvenuto ieri presso l'industria aerospaziale Tusas a Kahramankazan, in provincia di Ankara. Durante l'attacco, erano presenti anche otto tecnici di Leonardo, società italiana che a Genova ospita il Polo di competenza nazionale per la digitalizzazione industriale del Paese e alla Spezia un centro di produzione di velivoli da addestramento M345 e M346.

Il ministero della Difesa turco ha annunciato di aver colpito "trentadue obiettivi" del Partito curdo dei lavoratori (Pkk) e dei suoi alleati nel nord dell'Iraq e in Siria, in risposta all'attentato, che non è stato ancora rivendicato. "In conformità con i nostri diritti di autodifesa derivanti dall'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, è stata condotta un'operazione aerea contro obiettivi terroristici nel nord dell'Iraq e della Siria il 23 ottobre 2024, e un totale di 32 obiettivi appartenenti ai terroristi sono stati distrutti con successo", ha spiegato il ministero in una dichiarazione, precisando che queste "operazioni aeree continuano".

La Turchia ha bombardato città curde in Iraq e Siria, colpendo la città siriana di Kobane e altre decine di siti controllati dai curdi. Nell'attentato di ieri, all'ingresso della sede delle Turkish Aerospace Industries, sono morte almeno cinque persone, con 22 feriti, tre dei quali in gravi condizioni.