L’ayatollah è “nu guappo ‘e cartone”

L’ayatollah è “nu guappo ‘e cartone”
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Nicola Porro ESTERI

Se fosse il protagonista di un film di Giuseppe Tornatore, Ben Gazzara non esiterebbe un attimo a definirlo “nu guappo e cartone“, ovvero un soggetto apparentemente sprezzante e minaccioso che a parole si atteggia a bullo, ma nei fatti se la fa sotto dalla paura. Quest’espressione tipicamente napoletana, resa celebre al grande pubblico dal film ‘Il Camorrista’, pare infatti sposarsi alla perfezione con il personaggio di Ali Khamenei, la Guida Suprema della Repubblica Islamica dell’Iran, il quale, ormai consapevole di essere giunto al capolinea, ha scelto di esorcizzare la paura annunciando ad ogni occasione utile la distruzione dello Stato Israele (Nicola Porro)

Su altri giornali

Con un fucile al suo fianco, a significare la preparazione ad affrontare un nemico, Khamenei ha sottolineato che l'attacco del 7 ottobre di Hamas contro lo Stato ebraico, "è stato un atto legittimo, così come l'attacco dell'Iran di questa settimana" (il Giornale)

Uno scenario che il leader turco dipinge lamentando la totale mancanza di rispetto del diritto internazionale. "Non serve un oracolo per prevedere che Israele non si fermerà a Gaza, Cisgiordania e Libano. (Sky Tg24 )

«Il 7 ottobre è stato un atto legittimo, così come legittima è la nostra risposta contro Israele», ha esordito la Guida Suprema della Repubblica islamica dell’Iran durante la preghiera del venerdì nella grande moschea di Teheran, dove si teneva la commemorazione per la morte di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah. (la Repubblica)

Khamenei prega col fucile: «Non esiteremo a colpire Israele, l’attacco del 7 ottobre legittimo»

Una gigantesca bandiera palestinese sventolava al centro della folla, e in prima fila erano presenti alti ufficiali militari, religiosi e politici, come dimostrazione di unità e potere, dopo che l’Iran ha lanciato martedì un massiccio bombardamento di circa 200 missili balistici contro Israele (il manifesto)

Israele è "nemico di tutto l'Islam", contro lo Stato ebraico serve una "cintura di difesa" che va dall'Afghanistan allo Yemen, dall'Iran al Libano. (L'HuffPost)

«L’attacco missilistico contro Israele è legale, le nazioni musulmane hanno un nemico comune e devono cingere una cintura di difesa, dall’Afghanistan allo Yemen, dall’Iran a Gaza e al Libano». (L'Unione Sarda.it)