Mark Chavez si è dichiarato colpevole per la morte di Matthew Perry: il medico rischia fino a 10 anni di prigione. "Prova un rimorso incredibile"
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Il medico reo confesso ha fornito le dosi letali di ketamina alla star della serie cult 'Friends', morto nell'ottobre 2023. Gli investigatori stanno indagando su altri sospettati, tra cui il dottor Salvador Plasencia (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altre testate
Un medico della California accusato di aver fornito quantità pericolose di ketamina liquida a Matthew Perry senza un’adeguata supervisione medica si è dichiarato colpevole del suo ruolo nella morte per overdose dell’attore di Friends, avvenuta l’anno scorso. (Rolling Stone Italia)
Il medico californiano Mark Chavez ha confessato di aver avuto un ruolo nella morte di Matthew Perry, è tra coloro che ha gli ha fornito importanti quantità di ketamina liquida, che hanno portato alla sua morte. (Fanpage.it)
Mark Chavez, uno dei cinque imputati del caso, si è dichiarato colpevole davanti al tribunale federale di Los Angeles. Secondo il quotidiano americano Deadline la lettura della sentenza è stata fissata al 2 aprile. (La Stampa)
Oltre a lui è indagato un altro medico e oltre Chavez si sono fatti avanti, per la scomparsa della star anche lo spacciatore Eric Fleming e l’assistente personale dell’attore Kenneth Iwamasa. Uno dei due medici si è dichiarato colpevole (361 Magazine)
In vista del processo previsto per il 4 marzo 2025 contro il dottor Salvador Plasencia e Jasveen Sangha, la «regina della ketamina», ritenuti dall’accusa i principali responsabili della morte di Matthew Perry, Mark Chavez, che ad agosto aveva fatto sapere attraverso il suo avvocato di essere «incredibilmente pentito», ha accettato di collaborare con gli investigatori. (Vanity Fair Italia)
Un medico di San Diego si è dichiarato colpevole dell'accusa di associazione a delinquere per aver distribuito la ketamina che ha causato la morte dell’attore il 28 ottobre dello scorso anno. Importanti novità nel processo sulla morte dell’attore Matthew Perry (la Repubblica)
