Anelli (Fnomceo): “Medici di famiglia pronti a svolgere venti milioni di ore l’anno nelle case di comunità”
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Venti milioni di ore l’anno: è il tempo che, già oggi, gli oltre quarantamila medici di medicina generale italiani sono pronti a dedicare ai servizi per i cittadini nelle Case di Comunità. E questo grazie alla nuova convenzione, che per molti aspetti diventa operativa nel 2025, attivando finalmente, per i medici di medicina generale, il ruolo unico. Cosa significa? Che non c’è più differenza, ad esempio, tra medici di famiglia e medici di continuità assistenziale. (Sanità24)
Se ne è parlato anche su altre testate
Preliminare e’ la domanda: esiste un numero di telefono del SSN? Oggi no, ma in potenza sì. Il tema vero non è “salvare” la sanità pubblica, ma il come costruire un Servizio Sanitario Nazionale (SSN) omogeneo per contabilità, sistemi informativi, costi e prestazioni anche se affidato alle Regioni e Province Autonome. (L'HuffPost)
Medici ne abbiamo, ma non sempre dove servono. Per i tumori abbiamo fatto molto, ma siamo lontani dall’aver risolto il problema, abbiamo fatto troppo poco per le malattie mentali e troppo poco per incentivare i giovani a essere medici e infermieri. (Corriere della Sera)
“Migliaia di località resteranno senza medico, a rischio i pazienti più anziani” denuncia la Federazione medici territoriali e lancia un appello all’Anci: “1420 case di comunità a fronte di oltre 8mila comuni in zone montane e rurali. (Quotidiano Sanità)
Medico di famiglia: come cambia La sanità italiana si prepara a vivere una delle trasformazioni più significative degli ultimi decenni. Il tradizionale studio del medico di famiglia, punto di riferimento per generazioni di italiani, potrebbe presto diventare un ricordo del passato, lasciando spazio a un modello organizzativo completamente rinnovato. (Io Donna)
Il 2025 si apre con l’ipotesi di alcune grandi novità per i medici di base, con il governo di Giorgia Meloni che starebbe lavorando a un testo di legge per renderli lavoratori dipendenti del Ssn (Servizio sanitario nazionale) e non più dei liberi professionisti. (QuiFinanza)
Dovrebbero lavorare nelle nuove Case della comunità, e non più in studi privati. Ecco le principali novità. (Fanpage.it)