Operazione Unicredit-Bpm, Orcel studia il rilancio. L’ipotesi di un accordo con i francesi di Crédit Agricole
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È il giorno dei conti. Quelli che fanno gli analisti, cercando di capire di quanto verrà ritoccata - che avvenga molti lo danno per sicuro - l’offerta di scambio titoli lanciata da Unicredit su Banco Bpm. E quelli, non solo finanziari, che si macinano nel torrione dello stesso Unicredit, dove l’amministratore delegato Andrea Orcel e il suo ristretto staff devono calcolare tre cose: l’altez… (la Repubblica)
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I numeri Inglobando la realtà amministrata da Giuseppe Castagna, la nuova banca nata dalle nozze Unicredit-Banco Bpm conterebbe su 97mila dipendenti, 4763 sportelli sparsi in tutta Italia con poche sovrapposizioni territoriali e oltre 19 milioni di clienti. (WIRED Italia)
Mai, quel 9 marzo del 1880, il notaio Scipione Vici, nel suo studio di Roma, mentre consegnava le carte da far firmare con la penna di piuma al principe Sigismondo Giustiniano Bandini, al duca di Bomarzo Francesco Borghese e al marchese Giulio Merenghi, avrebbe immaginato che quel Banco di Roma che stava per emettere il suo primo vagito nel cuore della Capitale, sarebbe stato accusato un giorno di essere una minaccia straniera a quale contrapporre un moto di indignazione patriottica. (Secolo d'Italia)
Non si prospetta una passeggiata l’applicazione del golden power all’ops di Unicredit su Banco Bpm. Non lo sarà per la banca scalatrice, che dovrà subire un attento esame sull’operazione; ma non lo sarà neppure per il governo che vuole applicare la norma a tutela degli asset strategici anche nel caso di acquisizione da parte di un soggetto di diritto italiano quale Unicredit è, al netto delle considerazioni del vicepremier Matteo Salvini sulla composizione azionaria della banca, una public company dove il primo socio è il mega-gestore americano BlackRock con il 7%. (Milano Finanza)
La notte non ha portato consiglio a Matteo Salvini, che martedì 26 novembre è tornato ad attaccare Unicredit. “È una banca straniera, questo dice la composizione azionaria”. (Il Fatto Quotidiano)
Da piazza Meda fanno sapere che le condizioni dell’offerta “non riflettono in alcun modo la redditività e l’ulteriore potenziale di creazione di valore per gli azionisti di Banco Bpm”. Questo uno dei passaggi chiave del comunicato diffuso dalla banca guidata da Giuseppe Castagna al termine del Consiglio di amministrazione che si è tenuto nel quale è stato precisato che l’offerta non è stata in alcun modo preventivamente concordata con la banca. (Finanzaonline)
Il consiglio di amministrazione di BancoBpm si riunisce in mattinata. E già filtrano le prime prese di posizione: alla domanda dei giornalisti se l’offerta pubblica di scambio di Unicredit è da considerarsi ostile, il consigliere Mauro Paoloni, facendo il suo ingresso nella sede della banca, ha risposto: «Sì». (Il Sole 24 ORE)