Mattarella: "Sfruttamento spietato immigrati è inconciliabile con nostra civiltà"

Mattarella: Sfruttamento spietato immigrati è inconciliabile con nostra civiltà
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Il Sole 24 ORE INTERNO

Mattarella: "Sfruttamento spietato immigrati è inconciliabile con nostra civiltà" 17 ottobre 2024 Molti immigrati, sono "sovente esposti a uno sfruttamento spietato, inconciliabile con la nostra civiltà". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo al al Quirinale in occasione della cerimonia di consegna delle "Stelle al Merito del Lavoro" per l'anno 2024. Quirinale Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia di consegna delle "Stelle al Merito del Lavoro" per l'anno 2024. E' la condizione che riguarda anche molti immigrati, sovente esposti a uno sfruttamento spietato, inconciliabile con la nostra civiltà". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Una piaga intollerabile, ancor più nel tempo dei più grandi progressi tecnologici e dei più grandi avanzamenti della conoscenza, che la storia dell’uomo abbia mai conosciuto. Costituisce inoltre un pegno che invita istituzioni e società a rendere il lavoro sicuro, contrastando le morti e gli infortuni. (Il Fatto Quotidiano)

Una scelta lungamente meditata. Fortemente voluta. (Civonline)

La lezione di Mattarella sul lavoro

Si tratta di un elemento di preoccupante lacerazione della coesione sociale. "I dati dell’occupazione, nel nostro Paese, segnano una crescita che conforta. (Civonline)

Lavoro, Mattarella: "Rendere effettiva parità retribuzioni uomo-donna" 17 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Si tratta di un elemento di preoccupante lacerazione della coesione sociale”. "L’occupazione si sta frammentando, tra una fascia alta, in cui a qualità e professionalità corrispondono buone retribuzioni, mentre in basso si creano sacche di salari insufficienti, alimentati anche da part-time involontario, e da precarietà. (il Giornale)