Un anno di guerra (sporca). E Israele la sta vincendo

Un anno di guerra (sporca). E Israele la sta vincendo
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Nicola Porro INTERNO

Ad un anno esatto di distanza dall’inizio della guerra in Medio Oriente questa, in breve, è la situazione. La striscia di Gaza è sparita dalla cartina geografica, con quasi tutti i suoi abitanti. Hamas non esiste più. Hezbollah neppure. Lo Yemen è stato avvertito. Dopo aver fatto fuori il presidente dell’Iran, per oggi si attendono bombardamenti su obbiettivi iraniani importanti. Tutto sta avvenendo ora con una rapidità che lascia basiti gli avversari. (Nicola Porro)

Ne parlano anche altre testate

"Sindaco Sala grazie, la sua presenza è più importante di quanto si possa immaginare. Così Walker Meghnagi, presidente della Comunità ebraica di Milano, durante l'evento organizzato nella sinagoga di Milano per ricordare le vittime dell'attacco del 7 ottobre, alla presenza anche del presidente del Senato Ignazio La Russa. (Tiscali Notizie)

Parla prendendosi lunghe pause che hanno il sapore del dolore profondo che ancora lo scuote. «Esattamente come oggi, un anno fa abbiamo capito che qualcosa non andava dalle sirene che sin dal mattino presto hanno rotto il silenzio di Tel Aviv». (Corriere della Sera)

E ha affermato che gli ostaggi di Gaza sono in una situazione "molto difficile". Il braccio armato di Hamas giura che continuerà la "lunga guerra di logoramento" contro Israele. (Tuttosport)

Un anno dopo l’attacco di Hamas, Donne in nero in piazza: “Basta violenza”

La presenza che impone ai suoi ministri per la cerimonia di commemorazione dell’attacco di Hamas del 7 ottobre dà la misura di quanto Giorgia Meloni non voglia lasciare dubbi sulla posizione dell’esecutivo rispetto al massacro di Hamas. (Avvenire)

Nel quartiere ebraico di Roma - alla commemorazione per il primo anno dall’attacco del 7 ottobre. Presenti all'evento, tra i ranghi del governo anche il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, quellod egli Interni Matteo Piantedosi, il titolare dell'Istruzione Giuseppe Valditara, il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il ministro dello Sport Andrea Abodi. (ilmattino.it)

“Tutte le vite sono preziose”. Efferatezza che ha portato ancora più violenza e instabilità in tutto il Medio Oriente. (Libertà)