Corteo a Milano, 500 studenti in piazza contro Meloni e pro-Palestina
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Dal nostro inviato a Milano, Gabriele Puglisi Foto della premier Giorgia Meloni con il volto imbrattato di vernice rossa e fumogeni colorati. È partito nella mattina di venerdì 15 novembre da largo Cairoli il corteo degli studenti milanesi per il “No Meloni day”, aperto da uno striscione firmato dai collettivi cittadini con scritto “Studenti in rivolta contro repressione, genocidio e merito”. Corteo a Milano, i motivi della manifestazione in strada Oltre all’immagine della presidente del Consiglio compaiono anche i volti dei ministri dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini e dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara, ai quali si aggiunge quello del presidente di Confindustria Emanuele Orsini (Mitomorrow)
Ne parlano anche altri giornali
Foto della premier Giorgia Meloni con il volto imbrattato di vernice rossa e fumogeni colorati. È partito da largo Cairoli il corteo degli studenti milanesi per il 'No Meloni day', aperto da... (Virgilio)
BOLOGNA – Hanno dipinto mani sporche di sangue sui manifesti di Anna Maria Bernini, di Giuseppe Valditara e della premier Giorgia Meloni. “Sono responsabili del genocidio in Palestina e troppi studenti morti sul lavoro. (La Repubblica)
Slogan, flash mob, lancio di uova contro le vetrine di una banca. «Dobbiamo lottare uniti», gridano, e contestano la presenza dei “fascisti” sabato in piazza a Bologna. (Corriere della Sera)
Gli studenti di tutta Italia incrociano le braccia e scendono in piazza al grido di “vogliamo potere” in occasione dello sciopero nazionale proclamato per oggi venerdì 15 novembre. La mobilitazione è stata indetta dal sindacato Unione degli Studenti: “Cambiamo insieme questo modello di scuola e riprendiamo in mano il nostro futuro”, ha scritto il movimento sul suo profilo Instagram. (Il Sole 24 ORE)
Milano, studenti sfilano con la foto di Meloni imbrattata (Il Mattino di Padova)
Anche sabato scorso erano stati trovati manifesti di Bernini e Meloni imbrattati allo stesso modo. Gli studenti accusano gli esponenti del Governo di avere "le mani sporche di sangue" e di "fomentare guerre e un genocidio", riferendosi non solo alle spese militari, ma anche all'alternanza scuola-lavoro, che chiedono di abolire definitivamente perché "manda al macello gli studenti". (Liberoquotidiano.it)