PIDCOCK. «CI STIAMO MUOVENDO NELLA DIREZIONE GIUSTA»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Fino a tre mesi fa Tom Pidcock non aveva una squadra e il suo futuro sembrava incerto. Poi a dicembre è arrivato l’ingaggio con la Q36.5 ed è subito arrivato il desiderio di fare bene. L’occasione è presto arrivata e a Strade Bianche, Pidcock si è presentato come l’unico corridore capace di mettere pensiero ai programmi di Tadej Pogacar. La vittoria per il britannico non è arrivata, ma il suo risultato è sicuramente un segnale importante, perché su un percorso duro come quello degli sterrati senesi è stato l’unico capace di duellare con il campione del mondo. (TUTTOBICIWEB.it)
Ne parlano anche altri giornali
Con tanto di cippo celebrativo a rimarcarne la paternità -, neppure lo scorrere del tempo potrà scalfire il legame di Tadej Pogacar con la Strade Bianche. È dovuto scendere tra (Tuttosport)
Quando ho cominciato a seguire le Strade Bianche, una corsa fantastica per pubblico, scenari, atmosfera, ho visto ciò che mi aspettavo: la fuga davanti, tre corridori della Uae in testa al gruppo, il campione del mondo Tadej Pogacar in quarta ruota, Tom Pidcock subito alle sue spalle. (La Gazzetta dello Sport)
Della Gran Fondo Strade Bianche. Tra le rappresentanti femminili si è imposta Giulia Bisso esponente del Team Piùsport nel tempo di 4 ore con posti d’onore per Laura Kramar Simenc della Santini Squadra Corse e per Maine Lenehan della Dan Morissey Pissei Cycling Team. (Quotidiano Sportivo)

Le nazioni più rappresentate, con oltre 200 partecipanti, sono state Belgio, Gran Bretagna e Olanda. Tra i paesi al via anche Nuova Zelanda, Giappone, Brasile, Messico, Niger, Swaziland, Arabia Saudita e Ghana. (Sport Mediaset)
La sua performance è stata apprezzata da esperti e tifosi, ma il britannico ha espresso un sentimento agrodolce riguardo alla sua corsa. Come menzionato in precedenza da idlprocycling.com, durante la Strade Bianche, il pubblico ha potuto assistere a un duello emozionante tra Tom Pidcock e Tadej Pogacar, due dei corridori più talentuosi del ciclismo moderno. (InBici)
«Mangiare la polvere» è espressione antica, in disuso da quando le strade sono asfaltate: alludeva alla scia di polvere sollevata dal passaggio di un corridore in una gara; chi gli era alle spalle non poteva evitare di respirarla. (Corriere della Sera)