Il docente all’origine del caso: «Non c’entra il Pnrr ma la volontà politica»

Il docente all’origine del caso: «Non c’entra il Pnrr ma la volontà politica»
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Più informazioni:
il manifesto INTERNO

«Non sono stato io a scatenare tutto questo ma è una piacevole coincidenza». Alessio Giaccone è il docente risultato idoneo nella graduatoria relativa al concorso tenutosi nel 2020. Ad agosto scorso ha scritto alla Ue per chiedere quale fosse la ratio alla base della decisione di bandire nuovi concorsi, dato che ci sono almeno 30mila precari idonei, in graduatorie pregresse e in attesa di assunzione. (il manifesto)

Ne parlano anche altre testate

Ivana Barbacci: "Posti stabilizzati in organico, più assunzioni in ruolo. Come risolvere insieme due problemi sollevati dall’UE" Categoria: Personale precario, Reclutamento e Precariato (CISL Scuola)

Secondo Bruxelles, nonostante le diffide formali ricevute nel luglio 2019 e nel dicembre 2020 e il parere motivato inviato nell’aprile 2023, il governo non ha adottato misure sufficienti per porre fine all’uso abusivo dei contratti a termine e alle condizioni di lavoro discriminatorie per docenti e Ata (personale amministrativo). (il manifesto)

La Commissione europea ha deferito l’Italia alla Corte di giustizia dell’Ue perché non ha posto fine all’uso abusivo di contratti a tempo determinato e a condizioni di lavoro discriminatorie nella scuola. (Corriere della Sera)

Precari nella scuola, Flc CGIL: '250 mila insegnanti a tempo determinato in arrivo'. Le reazioni al deferimento Ue

L’UE, in concreto, ha messo sotto accusa la legislazione italiana in quanto non prevede che i supplenti fruiscano di incrementi retributivi analoghi a quelli destinati ai colleghi di ruolo. (ANP)

Non solo gli stipendi degli insegnanti in Italia sono i più bassi tra tutti i paesi Ocse, sui docenti precari il nostro Paese viola addirittura il diritto europeo al punto che la Commissione Ue ha deciso di deferire l’Italia alla Corte di giustizia dell’Unione europea per non aver posto fine all’uso abusivo di contratti a tempo determinato e a condizioni di lavoro discriminatorie nel mondo della scuola. (LA NOTIZIA)

Secondo Gianna Fracassi, segretaria generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL, “Nel prossimo anno scolastico nel nostro Paese ci saranno 250 mila precari tra personale docente e ATA. Ora ancora di più dopo il deferimento dell’Italia da parte della Commissione Europea perché non ha posto fine, come richiesto, all’uso “abusivo” di contratti a tempo determinato e a condizioni di lavoro “discriminatorie” nella scuola. (Tuttoscuola)