Valencia, notti di paura per Rabat: l’ex re di Moto2 ha dormito in autostrada
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Piogge torrenziali e alluvioni improvvise: così il fenomeno atmosferico Dana ha martoriato il territorio intorno a Valencia, in Spagna, negli ultimi giorni. Una devastazione vissuta in prima persona da Esteve Tito Rabat. Lo spagnolo, re della Moto2 nel 2014, era in viaggio sull’autostrada che collega la capitale Madrid con la Comunità Valenciana durante la notte tra martedì 29 e mercoledì 30 ottobre. (La Gazzetta dello Sport)
La notizia riportata su altri media
MotoGP, penultimo appuntamento del mondiale in Malesia che dovrebbe chiudersi il 17 novembre a Valencia, anche se i piloti chiedono di sospendere tutto dopo l'alluvione che ha colpito la Spagna. In diretta l'inviato speciale di RTL 102.5 Max Biaggi. (rtl.it)
Correre è una festa; in Spagna, invece, stanno vivendo un momento terribile. Pecco Bagnaia è fra questi. (Tuttosport)
Abbiamo chiesto al governo e sono disposti. In 48 ore potremmo confermarlo. (Sky Sport)
Il circuito prescelto per prendere il posto del Ricardo Tormo, ubicato in una delle zone maggiormente colpite dall'alluvione, sarà dunque il Montmelò: la decisione è arrivata a poche ora del via del GP di Malesia, penultimo appuntamento del Mondiale, che conferma anche la data inizialmente per la gara di Valencia. (La Gazzetta dello Sport)
Pecco è un campione, anzi un campionissimo che non pecca mai di superbia, e solo per questo meriterebbe il titolo bis di campione del mondo della MotoGp. Pecco Bagnaia corre per la Ducati, la fabbrica di Borgo Panigale, Bologna, e in questi giorni il suo animo sensibile ha ascoltato le voci dei meccanici e il disagio delle famiglie felsinee che hanno vissuto in apnea, in una città finita clamorosamente sott’acqua. (Avvenire)
«Io a Valencia non sono disposto a correre, anche a costo di perdere quello che è il mio massimo obiettivo, vincere il titolo mondiale», la dura presa di posizione del pilota della Ducati da Sepang, contrario a disputare l'ultimo Gp 2024 nell'area devastata dalla tragica alluvione che ha causato oltre 200 vittime. (Il Centro)