Tangenti a Venezia, Massimo Cacciari: «Se fossi Brugnaro mi dimetterei subito. I Pili? Area inquinata e inutilizzabile»

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Corriere della Sera INTERNO

«Se io fossi al posto di Brugnaro mi dimetterei». Senza tanti giri di parole è un invito al sindaco a fare un passo indietro quello espresso ieri dal filosofo ed ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari a margine della presentazione del prossimo Festival della Politica, dopo la bufera che ha investito la sua giunta e alcuni dirigenti delle società partecipate veneziane. Professor Cacciari che idea si è fatto di quello che è successo a Venezia? «La presunzione di innocenza è una regola fondamentale dello Stato di diritto e faccio i miei più sinceri auguri a tutti di cavarsela, ma detto questo le accuse sono gravi, pesanti e ben motivate. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre testate

Gentile direttore, l'Associazione Ambiente Venezia che rappresento ritiene che debba essere la Maggioranza del Consiglio Comunale di Venezia e segnatamente Forza Italia, Fratelli d' Italia e Lega a decidere la fine della consigliatura e chiedere le dimissioni del Sindaco e il conseguente Commissariamento del Comune. (ilgazzettino.it)

Ma anche in un’anonima sede vicino all’hotel Laguna Palace e agli Uffici tecnici del Comune di viale Ancona a Mestre e, pure, da Umana a Marghera e nella villa del sindaco, con tanto di incidente per la presenza della moglie di Brugnaro a un incontro di affari. (Corriere della Sera)

Per San Marco ha da sempre un amore smisurato, ora i tornanti della vita potrebbero pure portarlo fin sotto il campanile. Luca Zaia sindaco di Venezia. Oggi si può elevare al rango di ipotesi quella che potrebbe sembrare una semplice suggestione, soprattutto alla luce dell’inchiesta giudiziaria che vede coinvolto Luigi Brugnaro e il suo gruppo. (la Repubblica)

Nella palude di Venezia, la città in cui tutto si vende

Il sindaco di Luigi Brugnaro cede. Non a Venezia, dove mercoledì scorso … (Il Fatto Quotidiano)

LE RICHIESTE Il sindaco Luigi Brugnaro e il suo governo hanno ceduto alle richieste pressanti delle opposizioni di centrosinistra, e hanno anticipato di un mese la Convocazione del consiglio straordinario che, all’ordine del giorno, avrà la relazione del primo cittadino sull’inchiesta della Guardia di Finanza che ha portato a 22 avvisi di garanzia ai vertici dell’Amministrazione cittadina (compreso Brugnaro), di alcune società Partecipate e ad imprenditori, oltre al carcere a Padova per l’ex assessore alla Mobilità, Renato Boraso, accusato di corruzione e autoriciclaggio, e agli arresti domiciliari per Alessandra Bolognin, la direttrice di Insula, braccio operativo del Comune per la manutenzione urbana, le infrastrutture e l'edilizia. (ilgazzettino.it)

La qualifica celeste al sindaco di Venezia l’ha data in un’intercettazione un suo assessore, Renato Boraso. Perché «senza di lui non si muove nulla». (il manifesto)