Chiusura del reparto maternità del Cristo Re, la protesta dell'Italia dei Diritti

Con una nota del Segretario Provinciale Romano e responsabile nazionale per la Politica Interna del movimento Carlo Spinelli, l'IdD si dichiara contraria alla chiusura del reparto neonatale dell'Ospedale di via delle Calasanziane da molti giudicato un'eccellenza sanitaria della regione Lazio anche perché favorirebbe la sanità privata
Comunicato Precedente

next
Comunicato Successivo

next
Roma, (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

Roma 27 giugno 2023: "Ci risiamo!" Con queste due semplici parole esordisce Carlo Spinelli responsabile per la Politica Interna del movimento Italia dei Diritti e segretario provinciale romano per il movimento stesso. " Con la nuova giunta regionale di centrodestra si sperava in un cambio di rotta riguardo la sanità laziale e invece, seguendo la scia della precedente coalizione di centrosinistra, ci troviamo di fronte a una nuova riduzione di posti letto. A farne le spese stavolta è il reparto maternità dell'ospedale Cristo Re da molti giudicato un'eccellenza sanitaria per il Lazio sia per la professionalità dei sanitari che per la loro esperienza, gentilezza e capacità di ascolto con la quale si rivolgono alle pazienti.

La motivazione - prosegue Spinelli - è da ricercarsi per i pochi parti che si verificano nel quadrante dove operano anche il Santo Spirito e il San Filippo Neri che nell'ultimo anno hanno visto circa 500 nuove nascite ciascuno. Nel nosocomio che si trova in zona Pineta Sacchetti i parti sono stati invece circa 1200, un numero che porta il Cristo Re tra il 6° e il 7° posto nella graduatoria delle nascite negli ospedali romani. Secondo i vertici della Giomi, società che gestisce il Cristo Re, non si può garantire una certa professionalità se i numeri degli interventi sono bassi, come se questa si raggiunge con i numeri e non con la qualità con la quale operano i sanitari; a tal proposito un gruppo di mamme che hanno dato alla luce i propri figli al Cristo Re, riconoscendo la professionalità con la quale i sanitari dell'ospedale romano operano, hanno lanciato una petizione che ha superato di gran lunga le 10.000 firme.

Personalmente sono molto legato a questa struttura perchè ho vissuto in maniera diretta il loro operato, anche se in un altro reparto, e non smetterò mai di ringraziare i sanitari che si sono presi cura di una mia congiunta strappandola letteralmente alla morte, e dico questo per mettere in evidenza il modo in cui tutti i medici e paramedici che operano al Cristo Re approcciano positivamente i casi da seguire che si trovano davanti in qualsiasi reparto. Salvare una vita o darne alla luce una nuova - va avanti ancora Carlo Spinelli - non sono solo dei numeri, degli obiettivi da raggiungere, per dare lustro ad una struttura sanitaria, l'eccellenza si raggiunge con la professionalità con la quale i lavoratori operano ed è confermata dalla fiducia con la quale i pazienti, in questo caso le future mamme, si rivolgono a questa struttura sanitaria che ora rischia di chiudere.

I lavoratori impiegati in questo reparto sono circa 100, la metà dei quali, a quanto afferma il presidente della Giomi, verrà reinserito nella struttura, mentre per l'altra metà, sarà cura della regione Lazio trovargli una nuova collocazione. Dal canto suo il Presidente del Lazio Rocca non può intervenire sulle decisioni di una struttura privata come è il Cristo Re e non può che prendere atto della decisione presa dalla dirigenza dell'ospedale confermando che quei posti letto non saranno riconvertiti perché la Regione non finanzierà un nuovo reparto.

Questo significa che, molto probabilmente, ma di questo ne sapremo di più andando avanti nel tempo, quei posti letto si trasformeranno da pubblici a privati privando così le neo mamme che non si possono permettere di pagare un posto letto, di rivolgersi ad una struttura convenzionata che garantisce un'affidabilità riconosciuta da tutte quelle mamme cha proprio al Cristo Re hanno dato alla luce i propri figli.

Noi del movimento Italia dei Diritti ci dichiariamo contrari alla chiusura del reparto maternità del Cristo Re e ci rivolgiamo alla dirigenza della struttura affinché dia ascolto, come hanno sempre fatto i sanitari che operano nell'ospedale, a quelle mamme che hanno vissuto la loro splendida esperienza di dare alla luce un bambino in quel reparto, che hanno goduto della professionalità, della gentilezza e delle coccole del personale sanitario, affinchè - conclude Spinelli - altre neo mamme possano avere la possibilità di affidarsi con fiducia ad una struttura giudicata da molti un'eccellenza della sanità laziale che di questi tempi non è poco".

Ufficio stampa Italia dei Diritti per la Politica Interna
e mail [email protected]  

Per maggiori informazioni
Contatto
Carlo Spinelli
Italia dei Diritti
via pejo 30
00100 Roma Italia
[email protected]
Ufficio Stampa
Carlo Spinelli
 Italia dei Diritti (Leggi tutti i comunicati)
via pejo 30
00100 Roma Italia
[email protected]
3920220486