VIGILI DEL FUOCO PER LA SICUREZZA URBANA.

Il Corpo Nazionale Vigili del Fuoco è componente essenziale e fondamentale del servizio di Protezione Civile ai sensi dell’art. 11 della legge 24 febbraio 1992 n.225 con compiti affidati dal D.Lgs. n.1 del 2018 “Codice di Protezione Civile” garantisce l'intervento di soccorso tecnico urgente nell'immediatezza degli eventi.
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Roma , (informazione.it - comunicati stampa - politica e istituzioni)

L’articolo 24 del D. Lgs 139/2006 – Riassetto delle disposizioni relative alle funzioni ed ai compiti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco – definisce al comma 1 che “Il Corpo nazionale, al fine di salvaguardare l'incolumità delle persone e l'integrità dei beni, assicura, in relazione alla diversa intensità degli eventi, la direzione e il coordinamento degli interventi tecnici caratterizzati dal requisito dell'immediatezza della prestazione, per i quali siano richieste professionalità tecniche anche ad alto contenuto specialistico ed idonee risorse strumentali”. Lo stesso articolo, al comma 2, definisce che tra gli interventi del soccorso tecnico urgente sono compresi:

a) “l'opera tecnica di soccorso in occasione di incendi, di incontrollati rilasci di energia, di improvviso o minacciante crollo strutturale, di incidenti ferroviari, stradali e aerei e, ferma restando l'attribuzione delle funzioni di coordinamento in materia di protezione civile, di frane, di piene, di terremoti, di alluvioni o di ogni altra pubblica calamità in caso di eventi di protezione civile, ove il Corpo Nazionale opera quale componente fondamentale del Servizio nazionale della protezione civile [...]”;
b) “[...] l'opera tecnica di ricerca, soccorso e salvataggio, anche con l'utilizzo di mezzi aerei”;
c) “l'opera tecnica di contrasto dei rischi derivanti dall'impiego dell'energia nucleare e dall'uso di sostanze batteriologiche, chimiche e radiologiche [...]”;  Al comma 3 viene inoltre specificato che “Il Corpo Nazionale assicura, altresì, il concorso alle operazioni di ricerca, soccorso e salvataggio in mare”. Risulta pertanto chiaro come il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco rivesta un ruolo cardine in tutte quelle situazioni quali disastri naturali, terremoti, alluvioni, dissesti idrogeologici ed eruzioni vulcaniche, che oramai si verificano con crescente frequenza in ogni parte del mondo, così come negli incidenti causati da attività antropiche, sia di origine industriale, che di natura non convenzionale e terroristica. Ho presentato il mio project work sullo studio "SAFETY E SECURITY NELLE MANIFESTAZIONI PUBBLICHE", con particolare attenzione alla sicurezza urbana e al controllo del territorio, alla descrizione delle linee guida per l’attuazione della sicurezza urbana e le ultime circolari ministeriali dopo la tragedia di piazza San Carlo a Torino il 3 giugno 2017, organizzazione eventi prima e dopo Covid-19.


La diffusione della cultura della sicurezza è da sempre una delle priorità del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco che non è solo organo di soccorso, ma anche e sempre più "fabbrica di prevenzione". 
Negli ultimi anni le indagini statistiche sulla sicurezza in ambiente domestico hanno evidenziato come le fasce di popolazione più interessate siano gli anziani ed i bambini più piccoli per i quali gli incidenti domestici rappresentano una rilevante 
fonte di rischio. 
La brochure "Casa Sicura", pensata per un target adolescenti/adulti, realizzata in 9 lingue utili per raggiungere le varie realtà multietniche del nostro paese, ha il duplice scopo di diffondere in modo capillare conoscenze su come affrontare i rischi domestici, a partire dagli eventi incidentali più frequenti e di favorire la formazione di una cultura della prevenzione. 
I contenuti della brochure sono divulgati attraverso la capillare azione che i Comandi Provinciali VV.F, in stretto rapporto con il personale in congedo 
dell'Associazione Nazionale Vigili del Fuoco, i cui membri hanno frequentato appositi corsi di formazione per "Informatori Territoriali" secondo un progetto del Dipartimento, realizzano presso Istituti Scolastici, Centri per Anziani, Centri di aggregazione oltre che in occasione di eventi e manifestazioni ("Pompieropoli", "Giochiamo a non farci male" , “Casa degli errori”, “R...estate con noi”). 
Il presente lavoro prende l’avvio dalla constatazione che i mezzi di comunicazione di massa, quali principali veicoli di conoscenza del mondo contemporaneo attraverso i quali è possibile accedere a una serie di eventi altrimenti mai esperiti, nell’effettuare una rappresentazione mediata della realtà, influenzano la percezione che di essa hanno i cittadini.
Il divario tra insicurezza reale e senso di insicurezza percepito può tuttavia in qualche modo essere ridotto attraverso la comunicazione, da assurgere a ruolo di vera e propria strategia. 


La comunicazione istituzionale può in tal senso assumere un ruolo attivo, sebbene non abbia nel nostro Paese una forte esperienza nel saper trasmettere la propria progettualità e i propri obbiettivi.
Anche nel campo della sicurezza, in analogia con altre discipline, c’è necessità di trasparenza, di informazione puntuale sull’effettivo stato delle cose e sotto questo profilo, forse non siamo ancora al passo con i tempi, nel senso che spesso si avverte in merito l’assenza di strategie e specifici piani di comunicazione a sostegno delle attività svolte. 
È necessario invece definire delle strategie globali in grado di intervenire sul tema non attraverso interventi propagandistici, bensì con un lavoro articolato, complesso, continuativo nel tempo. Comunicazione quindi non legata a situazioni esclusivamente emergenziali o come un momento finale di un progetto ma intesa come idea globale che accompagni il lavoro delle Istituzioni in tutte le sue fasi. 
Un lavoro su più livelli, a livello politico, dove innanzitutto la comunicazione è individuata come una delle modalità di intervento sulla sicurezza urbana e vengono posti obiettivi chiari. Tutto questo può essere un tentativo per rispondere a molte delle esigenze di comunicazione di un’amministrazione locale sul fronte della sicurezza urbana, in primo luogo rafforzando la fiducia dei pubblici di riferimento attraverso la dimostrata sensibilità al problema, in secondo luogo fornendo ai 
cittadini gli strumenti pratici e teorici utili alla tutela della propria sicurezza. Inoltre, la promozione attraverso la comunicazione di un ruolo concreto e attivo della comunità, implica un invito ai cittadini a diventare protagonisti della propria sicurezza e racchiude un incentivo implicito a quella responsabilizzazione che sta alla base della collaborazione attiva con le istituzioni; una collaborazione che ha come fine ultimo il bene della collettività.


Alla fine di questo percorso formativo molto interessante ma anche molto impegnativo, occorre ringraziare alcune persone per me importanti. Ringrazio il Viceprefetto Dott.ssa Irene Russo della Direzione Centrale per la Difesa Civile e le Politiche di Protezione Civile – Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile - Ufficio I di Coordinamento, per avermi autorizzato alla partecipazione del Master Universitario. Ringrazio l’Ing. Emanuele Pianese Vice Direttore Centrale della Direzione Centrale per Difesa Civile - Dirigente dell’Ufficio di Raccordo con le strutture del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco – per avermi supportato alla partecipazione del bando di concorso per la borsa di studio INPS di accesso al MASTER EXECUTIVE di I livello presso la prestigiosa Università degli Studi Internazionali di Roma – Scuola di Alta Formazione Professionale UNINT. Ringrazio i miei genitori che mi hanno insegnato che con il duro lavoro si possono realizzare i propri sogni. Infine, ringrazio tutta la mia famiglia per il supporto e il sostegno dimostrato, siete il migliore esempio di forza e determinazione che potessi mai avere, sostenendomi in ogni momento di questo lungo percorso formativo.


Il tema della sicurezza urbana è un argomento centrale nelle agende dei politici e degli amministratori. La libertà di vivere in pace, senza violenza o paura è un diritto fondamentale riconosciuto dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e la sicurezza è uno dei beni pubblici dei quali ognuno dovrebbe beneficiare ed al quale ognuno dovrebbe contribuire. La sicurezza e la prevenzione del crimine sono temi importanti nella gestione pubblica ed è sempre più evidente la necessità di identificare soluzioni appropriate per il miglioramento nelle pratiche di gestione della sicurezza urbana. Alla luce di queste necessità il master mi ha formato a sviluppare una specifica competenza in queste tematiche, nella progettazione, gestione e coordinamento di progetti riguardanti la sicurezza urbana, in grado di integrare i diversi interlocutori competenti e sviluppare sinergie efficaci nel quadro di un robusto approccio metodologico e scientifico. E’ stato utile conoscere e studiare i fondamenti giuridici e normativi italiani ed europei delle politiche pubbliche di sicurezza, conoscere i fondamenti sociologici e criminologici della sicurezza urbana, delle politiche di sicurezza e della fenomenologia della violenza, saper interpretare i modelli di sicurezza e saper definire strategie di intervento nel campo della security/safety urbana in una visione integrata e multidisciplinare della prevenzione, saper utilizzare gli strumenti propri del project management e gli strumenti base della statistica per l’interpretazione dei dati prodotti secondo metodologie scientifiche. Molto spesso il concetto di sicurezza viene percepito come un costo e non come un investimento, dimenticando che, al contrario, si tratta proprio di un investimento attraverso il quale possiamo operare consentendoci di vivere una vita più serena.

Del resto, il più delle volte se ne sente parlare senza cognizione di causa da persone che non hanno, peraltro, alcun titolo o professionalità per farlo, quindi viene mal presentata, utilizzando toni allarmistici, rappresentandola quasi come un ostacolo alla quotidianità. Una macro area composta da molte specificità, che vanno dalla Sicurezza Nazionale affidata allo Stato, passando attraverso la Sicurezza Urbana di competenza dei sindaci, per poi interessare una serie di altri settori vitali del nostro “Sistema Paese”, affidati via via nel tempo, in una logica di integrazione e sussidiarietà, al comparto della Sicurezza Privata, con aziende ben organizzate in grado di esprimere, oggi, elevati profili professionali. Un problema non da poco, se pensiamo a quante minacce ogni giorno incontriamo, piccole e grandi, che per la loro complessità richiedono da parte degli addetti ai lavori, oltre alle necessarie competenze, un approccio prudente nell’andare a individuare le necessarie strategie di prevenzione, ma altrettanto determinato nel metterle poi in campo. Per fronteggiare tutto questo, non sfugge che anche nel nostro Paese si vada sempre più verso un sistema unitario e integrato di sicurezza, che sta coinvolgendo anche il cittadino, soprattutto quando si parla di sicurezza urbana, sistema con cui si è potuto dar vita ad un virtuoso processo sinergico tra pubblico e privato che ha permesso di recuperare ingenti aliquote di personale delle FF.OO. per essere reimpiegate in altri primari servizi di specifica competenza.

Per rispondere a una sempre maggiore richiesta di sicurezza dei cittadini, dobbiamo puntare su un’evoluzione continua del suo stesso significato, quale ad esempio quello introdotto dal legislatore nella nuova normativa che definisce e regolamenta il perimetro della sicurezza urbana, circoscrivendola all’interno della sicurezza pubblica, disegnata per prevenire e/o contrastare attraverso specifici Patti tra sindaci e prefetti molte delle criticità, prima fra tutte le situazioni di degrado urbano che, come sappiamo, favoriscono l’insorgenza dei fenomeni di criminalità diffusa, soprattutto quella legata alla vendita e al consumo di sostanze stupefacenti e di tipo predatorio. In conclusione, le città stanno diventando sempre più complesse, le nuove sfide che emergono quotidianamente aumentano in misura esponenziale le vulnerabilità e i pericoli sociali delle amministrazioni, che non possono più fare a meno di specifiche figure manageriali, soprattutto considerando il rapido sviluppo tecnologico delle future smart city.

Dott. Ing. Nicola Basile
Manager della Sicurezza Urbana