Al Teatro A. Masini di Faenza FIGLI DI ABRAMO. Con Stefano Sabelli

Uno spettacolo con musica dal vivo, condotto in modo brillante e veloce, che da vita al diario di viaggio di un attore che da Gerusalemme si mette alla ricerca dell’"Abramo perduto", rivisitato alla luce delle proprie esperienze personali, dei racconti e degli incontri negli anni.
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Bologna, (informazione.it - comunicati stampa - arte e cultura)

 

 UN PATRIARCA, DUE FIGLI, TRE FEDI e UN ATTORE: Stefano Sabelli e la trasposizione teatrale di FIGLI DI ABRAMO di Svein Tindberg.   

Arricchendolo di esperienze personali, Stefano Sabelli fa di Figli di Abramo dello scruttore norvegese Svein Tindberg (Blockbuster di Teatro di narrazione in Norvegia) un racconto che è una lezione di cultura e di storia, ma anche una riflessione intima, tra il personale e il politico (come si diceva un tempo)..

Uno spettacolo con musica dal vivo, condotto in modo brillante e veloce, che da vita al diario di viaggio di un attore che da Gerusalemme si mette alla ricerca dell’"Abramo perduto", rivisitato alla luce delle proprie esperienze personali, dei racconti e degli incontri negli anni.

Affabulazione, ironia, riferimenti all’attualità, alla cultura del cinema e dell' arte in generale sono le chiavi per far rivivere storia, mito e leggenda del primo credente monoteista dell’umanità: da 4 millenni riferimento di fede, cosciente o meno, per miliardi di persone.

"Abramo, profeta condiviso tra ebrei, cristiani e musulmani, a suo modo un innovatore che da Ur dei Caldei in Mesopotamia, dov’è nato, si oppose all’idolatria dei suoi tempi per credere in un unico e solo Dio Creatore.
Ribelle ai facili idoli, diventa il primo esule braccato dell’umanità, in perenne peregrinare – fra Egitto, Cisgiordania, Penisola arabica, Mar Rosso – alla ricerca della Terra Promessa".

Abrahams barn  un'opera teatrale innovativa e inclusiva, che questi temi e questi ragionamenti li ha saputi affrontare in modo mai banale, raccogliendoli ed elaborandoli con grande freschezza ed ironia.

 Di grande significato la dedica dell'opera fatta da Sabelli alla memoria del fratello Roberto, illustre archeologo che, tra l'altro fu Consulente UNESCO (Division of Cultural Heritage) per la Palestina. Tra gli innumerevoli progetti a cui ha lavorato si segnalano, per conto della Custodia Terrae Sanctae di Gerusalemme gli “Studi e proposte per la nuova copertura del Memoriale di Mosè nel Parco Archeologico del Monte Nebo” (Giordania), su incarico dell’American Center of Oriental Research (ACOR) di Amman (Giordania) il “Progetto di restauro ed allestimento dell’Urban Archaeological Park di Madaba” e il progetto “Rischio sismico nella Città Vecchia di Gerusalemme: valutazione del rischio e mitigazione per la Basilica del Santo Sepolcro”, promosso dalla Custodia Terrae Sanctae di Gerusalemme ei Patriarcati Greco-ortodosso ed Armeno di Gerusalemme.

Figli di Abramo

di Svein Tindberg

Traduzione di Gianluca Iumiento

 Regia Gianluca Iumiento

 Con Stefano Sabelli

 Aattamento Stefano Sabelli

Musiche dal vivo Marco Molino, Manuel Petti, Daniele Giardina

Proiezioni e immagini Kezia Terracciano

luci Pietro Sperduti

direzione tecnica e organizzazione Eva Sabelli

 ProduzioneTeatro del Loto / Teatrimolisani.

Ufficio Stampa