Ottavo posto per il Class40 IBSA nella furiosa tappa Le Havre - Lorient

Alberto Bona: “Interi noi e la barca: prova durissima di bolina” “ Abbiamo portato a Lorient equipaggio e barca indenni, e questo è il nostro risultato ”. Ecco il commento a caldo di Alberto Bona, che nella notte tra lunedì e martedì alle 01:39 – dopo 1 giorno, 11 ore, 58 minuti e 5 secondi – ha tagliato il traguardo in ottava posizione, secondo italiano, della “mini tappa” Le Havre - Lorient della Transat Jacques Vabre. Questo comunicato stampa include contenuti multimediali. Visualizzare…
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LORIENT, Francia, (informazione.it - comunicati stampa - sport)

Abbiamo portato a Lorient equipaggio e barca indenni, e questo è il nostro risultato”. Ecco il commento a caldo di Alberto Bona, che nella notte tra lunedì e martedì alle 01:39 – dopo 1 giorno, 11 ore, 58 minuti e 5 secondi – ha tagliato il traguardo in ottava posizione, secondo italiano, della “mini tappa” Le Havre - Lorient della Transat Jacques Vabre.

Questo comunicato stampa include contenuti multimediali. Visualizzare l’intero comunicato qui: https://www.businesswire.com/news/home/20231031544710/it/

“Mini tappa” solo per lunghezza, ma non per difficoltà: “Sono state miglia tra le più selvagge mai navigate di bolina con il rischio di farsi male e compromettere la stabilità della barca prima della tappa lunga”, ha detto Bona. “Avremmo potuto andare un po’ più veloci, ma in quelle condizioni e in quel momento, la barca e noi eravamo la priorità; quindi, rotta sotto costa e conservativi con il riempimento dei ballast, in modo da non schiantare la barca che a favore di corrente andava di bolina a 13 nodi, e si schiantava sulle onde che ci arrivavano contro”.

È stata quindi una bolina complessa e pericolosa: “Abbiamo mangiato pochissimo e riposato meno, era difficile fare qualsiasi movimento sia in pozzetto che sotto coperta, le condizioni erano sicuramente peggiori del Fastnet, perché lì abbiamo sofferto sei ore, qui oltre 24 ore”.

Alberto Bona e Pablo Santurde del Arco sono partiti forte, con una quarta posizione alla boa di disimpegno sotto il faro de La Hève: “abbiamo accumulato un po’ di ritardo nelle prime scelte, a stare sotto costa dove si era protetti dalla corrente. Era un modo per tenere in sicurezza la barca, le onde ripide contro la corrente erano molto pericolose tanto che Ian Lipinski ha disalberato un miglio davanti a noi a causa di queste condizioni. Sono anche molto triste per Alberto Riva, che ha dovuto rinunciare alla prossima tappa a causa di una frattura alla gamba che si è procurato andando a prua per delle manovre tecniche. Gli mando un forte abbraccio”.

Il Class40 IBSA dovrà recuperare nella seconda tappa 1 ora 52 minuti e 46 secondi di ritardo dal primo - l’italiano Ambrogio Beccaria, al quale vanno i complimenti di tutto il team di IBSA - ma “non lo vivo come un problema su una regata così lunga come quella che ci aspetta, siamo super motivati”, ha commentato ancora Alberto Bona, che oggi effettuerà con Pablo una serie di test per avere conferma del buono stato di salute della barca e poi userà il tempo per riposare dopo queste 24 ore di grande impegno fisico e mentale. “Non abbiamo staccato un momento, tante scelte da fare, tante manovre da eseguire, tante virate e quindi tanto spostamento di peso all’interno, per tenere la barca nel giusto assetto”, ha concluso Bona.

Il Class40 IBSA ha navigato buona parte della regata sulla riva sinistra della Manica, tenendosi molto basso e con l’obiettivo di essere favorito all’uscita. In Biscaglia, con un angolo più largo, la barca ha raggiunto infatti ottime punte di velocità e recuperato in poche ore molte posizioni. Ora si tratta invece di riprendere le forze, fare alcuni controlli a bordo, affrontare al caldo e al chiuso la tempesta di mercoledì e attendere il via, che - secondo Bona - non arriverà prima di lunedì.

“Questa prima tappa – ha commentato Giorgio Pisani, Vice President IBSA Group e Leader del progetto Sailing into the Future. Together- è stata davvero una prova di tecnica e coraggio. Alberto e Pablo sono navigatori esperti nei quali riponiamo la massima fiducia, eravamo certi che avrebbero saputo trovare il giusto compromesso tra obiettivo sportivo e salvaguardia dell’equipaggio e della barca, e così hanno fatto. Tutta IBSA è al loro fianco, in questa ultima avventura oceanica della stagione 2023, che come sempre seguiamo con passione e ammirazione”,

 

IL PROGETTO: Sailing into the Future. Together è stato lanciato a gennaio 2022; la partnership tra IBSA e lo skipper Alberto Bona è nata su basi e valori comuni, e ha l’obiettivo di utilizzare la vela come veicolo di comunicazione aziendale, verso il mercato e il mondo della nautica. Ingegno, coraggio, innovazione, responsabilità sono elementi che accomunano IBSA e Alberto, e la sfida oceanica, oltre alla gara sportiva, rappresenta metaforicamente anche la storia, la filosofia e la visione dell’azienda sempre rivolta al futuro e parte di un percorso che avvicina sempre di più IBSA al tema della sostenibilità ambientale e sociale, all’inclusione e all’integrazione. La Route du Rhum è stata la prima tappa del programma triennale Sailing into the Future. Together che la casa farmaceutica svizzera ha avviato con Bona e che prosegue nel 2023 con un fitto calendario di regate, tra cui la Rolex Fastnet Race e la Transat Jacques Vabre.

 

LA BARCA: lo scafo di IBSA è un Class40 di ultima generazione, con prua a scow. Disegnata dall’architetto navale francese Sam Manuard e realizzata dal cantiere JPS Production, l’imbarcazione è un modello Mach 5, ultima evoluzione dei Class40 di Manuard.

Le caratteristiche: prua arrotondata, realizzata con l’obiettivo di aumentare le prestazioni nelle andature portanti; linee d’acqua e delle appendici progettate per rendere lo scafo un all round veloce anche di bolina; pozzetto ampio e protetto per affrontare la navigazione in posizioni il più possibile comode e sicure. La prima regata internazionale a cui Alberto Bona ha partecipato con il Class40 IBSA è stata la Route du Rhum 2022.

 

LO SKIPPER: Alberto Bona, torinese, laureato in filosofia. Da studente universitario conquista il trofeo Panerai con Stormvogel, veloce ULDB e barca storica con la quale attraversa per la prima volta l’Oceano Atlantico, vincendo la ARC con un equipaggio neozelandese. Nel 2012 partecipa alla Minitransat arrivando 5°, uno dei migliori risultati italiani di sempre in questa categoria. Nel 2015 passa nella categoria prototipi Mini 6,50 con Promostudi La Spezia: vince il campionato italiano e arriva secondo in Oceano nella traversata Les Sables – Azzorre. Nel 2017 arriva al Class40: sull’ex Telecom Italia di Giovanni Soldini partecipa alla Transat Jacques Vabres, dove è costretto al ritiro quando è al sesto posto. Nel 2019 è a bordo del trimarano Maserati Multi 70, una delle barche più veloci al mondo, dove fa pratica sui foil prima di passare al Figaro Beneteau 3, con cui partecipa alla Solitaire; unico italiano iscritto, termina 7° tra gli esordienti il primo anno e 16° assoluto nel 2020. Nel 2021 conquista il titolo italiano offshore in team e vince gli europei in doppio misto a bordo del Figaro 3. Nel 2022 inizia il nuovo progetto con il supporto di IBSA Group: con il nuovo Class40 IBSA partecipa alla Route du Rhum 2022 classificandosi in ottava posizione.

 

IBSA: IBSA (Institut Biochimique SA) è una multinazionale farmaceutica svizzera fondata nel 1945 a Lugano. Oggi è presente con i suoi prodotti in oltre 90 Paesi in 5 continenti e ha 18 filiali dislocate in Europa, Cina e Stati Uniti. L’azienda ha un fatturato consolidato di 900 milioni di franchi e impiega oltre 2.200 persone fra sede centrale, filiali e siti produttivi. IBSA detiene 90 famiglie di brevetti approvati e altri in fase di sviluppo e un vasto portfolio di prodotti che permette di coprire 10 aree terapeutiche: medicina della riproduzione, endocrinologia, dolore e infiammazione, osteoarticolare, medicina estetica, dermatologia, uro-ginecologia, cardiometabolica, respiratoria, consumer health. È inoltre uno dei maggiori operatori a livello mondiale nella medicina della riproduzione e uno dei leader mondiali nei prodotti a base di acido ialuronico. I pilastri su cui IBSA fonda la sua filosofia sono: Persona, Innovazione, Qualità e Responsabilità.

 

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